Centro in provincia di Viterbo, 23 km a Ovest
del capoluogo; è situato a 165 m s/m., sulla destra del fiume Marta,
emissario del Lago di Bolsena. 7.909 ab. CAP 01017. • Econ. - Agricoltura
(olivi, cereali, tabacco, foraggi); artigianato dei mobili e della terracotta;
industrie del legno, della carta, alimentari. • St. - Di origine etrusca,
T. fiorì con l'occupazione romana (III sec. a.C.); dopo la guerra
sociale (90 a.C.) venne eretta a municipio. Nell'Alto Medioevo fu contesa tra
Longobardi, papi e Bizantini. Divenuta libero Comune, fu dominata dagli
Anguillara (secc. X-XI) e dagli Aldobrandeschi (secc. XI-XIV); passata nel 1337
nelle mani della Chiesa, iniziò a decadere. Dal XV sec. al 1911 si
chiamò
Toscanella. Fu gravemente danneggiata dal terremoto del
1971. • Arte - La sua importanza deriva soprattutto dalle vestigia
etrusche e medioevali. Di epoca etrusca importantissima è la necropoli,
che si estendeva nei territori intorno alle valli del Marta e del Maschiolo.
Sono state rinvenute tombe di varia foggia, tra cui la celebre tomba della
Regina; sono giunti a noi numerosi sarcofagi di nenfro e terracotta e i due
famosi dadi con i 6 numeri etruschi. Al Medioevo risale il borgo, racchiuso
ancora in parte dalle mura quattrocentesche, ornate di numerose torri. Fuori
dalla cinta urbana sorgono due tra le chiese medioevali più importanti
dell'Italia centrale: la romanica San Pietro, costruita nel VII sec. e
rimaneggiata nei secc. XI-XIII, caratterizzata da una facciata con bel rosone, e
Santa Maria Maggiore, eretta anch'essa nel VII sec. e restaurata nel XII sec.
All'interno della cinta si trovano le chiese romanico-gotiche di Santa Maria del
Riposo (XV sec.), con annesso il Museo archeologico, Santa Maria della Rosa
(secc. XII-XIV), San Marco (XIV sec.), San Silvestro (XIV sec.).