(dall'inglese
tourism, der. del francese
tour: giro, viaggio). Il complesso delle attività, delle strutture
e dei servizi relativi a viaggi e soggiorni in località diverse da quella
di abituale residenza, compiuti a scopo ricreativo o di istruzione:
l'importanza assunta dal t.
nell'economia italiana.
║
L'insieme dei turisti che si trovano, in un dato periodo di tempo, in una certa
località:
negli ultimi dieci anni il t.
internazionale è
aumentato sensibilmente.
║
Autovetture o
pullman
t.
speciale o
gran t.: denominazione, nota anche con la sigla
G.
T., attribuita ad autovetture e pullman adibiti a lunghi viaggi,
e pertanto dotati di un motore con prestazioni molto elevate e di una
carrozzeria che offre maggiori comodità di quelle normali. ║
Vettura da t.
o semplicemente
t.: nome attribuito in
passato a un tipo di vettura decappottata, spesso aperta sulle fiancate e
adibita al trasporto di quattro o più passeggeri; gradualmente
abbandonata dopo la comparsa della berlina, rimase in voga fino al 1930 circa.
• Encicl. -
Cenni storici: poter individuare con precisione una
data a cui ricondurre la nascita del
t. nell'accezione che noi oggi gli
conferiamo è un'impresa assai ardua. Molti viaggi compiuti nell'epoca
classica, infatti, non avevano le caratteristiche dell'interesse culturale o del
viaggio di piacere, e lo stesso può dirsi per quel che concerne i viaggi
a carattere economico o politico. Al significato odierno di
t. si
avvicinano maggiormente i viaggi compiuti da persone di elevata classe
sociale, appartenenti ad antiche civiltà, i quali si spostavano per
motivi di studio, religione, sport, cure termali, ecc. Durante l'età
medioevale una grande importanza venne assunta dai pellegrinaggi dei cristiani
verso le mete sante e dei musulmani verso la Mecca; col sorgere delle prime
università, a questi si aggiunsero gli spostamenti degli studenti e degli
studiosi, favoriti dalla conoscenza della lingua latina, e quindi degli artisti
che venivano invitati alle numerose corti. In questo periodo, nelle principali
città d'Europa, a fianco dei tradizionali alloggi affittati da privati e
delle foresterie degli istituti religiosi, cominciarono a sorgere le prime
strutture assimilabili ad alberghi. Con l'avvento del Rinascimento, se da un
lato, nei Paesi interessati dalla Riforma scomparvero i pellegrinaggi dei
cristiani verso i luoghi santi, dall'altro lato fece la sua apparizione un nuovo
modo di viaggiare: a partire da quest'epoca, infatti, il viaggio iniziò a
essere concepito come un'occasione per accrescere la propria esperienza
personale e la propria cultura. Nei secc. XVIII-XIX si diffuse tra i
gentiluomini della Gran Bretagna la moda del
grand tour,
ossia un
viaggio volto alla scoperta dell'intera Europa continentale, al fine di
permettere ai giovani rampolli delle più agiate famiglie britanniche di
acquisire un notevole bagaglio culturale. Dal XVI sec. in avanti i racconti e le
cronache di viaggi erano diventate sempre più frequenti, fino a
costituire un aspetto fondamentale del patrimonio culturale di ogni popolo;
tuttavia, fu solo con l'avvento della Rivoluzione industriale e con il
conseguente sviluppo della civiltà urbana e di nuovi e più moderni
mezzi di locomozione che il
t.
subì una radicale
trasformazione. Solo nel XIX sec., infatti, il termine
tourist fece la
sua comparsa nella letteratura inglese. Come è stato affermato, grande
impulso alla trasformazione del
t.
venne dalla nascita di nuovi e
più agevoli mezzi di spostamento: in particolare, l'avvento della
ferrovia determinò un notevole incremento del numero di persone coinvolte
nel
t., rivestendo pertanto un ruolo di primo piano nella trasformazione
dello stesso; ciò è dimostrato, per esempio, dall'istituzione in
Gran Bretagna, a partire dalla metà del XIX sec., degli
excursion-trains; ma un contributo notevole alla facilitazione e
all'aumento degli spostamenti venne anche dalla diffusione della bicicletta (dal
1855 in poi) e dell'automobile (nell'ultimo quarto del XIX sec.). Tuttavia, fu
solo a partire dal periodo compreso tra le due guerre mondiali che il
t.
cominciò a coinvolgere una massa sempre più vasta
di persone, cessando di essere un fenomeno elitario riservato a un esiguo numero
di privilegiati delle classi sociali più elevate, dotati di notevoli
possibilità economiche e in molti casi di mezzi di locomozione privati.
In questo periodo il
t.
divenne una vera e propria attività
sociale, come peraltro attestato dalla comparsa, in Italia e in altri Paesi, di
svariate forme di
t. quali il
t.
scolastico e più in
generale giovanile, il
t.
dopolavoristico, il
t.
sportivo, ecc., lo sviluppo delle quali fu altresì favorito dalla
nascita e dalla diffusione delle nuove agenzie turistiche. Nel periodo
successivo al termine della seconda guerra mondiale, inoltre, la diffusione
capillare delle automobili, almeno per quel che concerne i Paesi a sviluppo
tecnologico avanzato, unitamente al progressivo affermarsi dei voli aerei
transcontinentali e transoceanici giocarono un ruolo decisivo al fine
dell'evoluzione del fenomeno turistico. Quest'ultimo, infatti,
fu
notevolmente favorito non solo dal generale miglioramento delle condizioni
economiche dei singoli e dall'abbassamento delle tariffe, ma anche da fattori di
ordine tecnico, politico e sociale. A questi ultimi deve poi essere aggiunto un
fattore di ordine psicologico che, nei Paesi economicamente più avanzati,
ha acquisito e va tuttora acquisendo un'importanza sempre più grande nel
determinare le motivazioni che spingono le persone a “fare
t.”. In tali Paesi, il viaggio è divenuto infatti un modo
per evadere dalla stressante vita lavorativa. Inoltre, non deve essere
sottovalutato il fatto che in alcuni casi viaggiare ha anche una finalità
estrinseca, di tipo dimostrativo, rappresentando per alcune persone la
manifestazione del proprio potere e del proprio prestigio. Per comprendere quale
straordinaria evoluzione abbia avuto il
t. nel corso del XX sec., basta
considerare il fatto che se negli anni Sessanta il numero di turisti che si
spostava all'interno del proprio Paese o verso località estere era di
circa 550 milioni, negli anni Novanta questo numero superò i due
miliardi: il
t.
è venuto così assumendo
un'importanza tale da divenire la principale fonte di reddito di molti Paesi.
Purtroppo, lo studio del fenomeno
t. è reso complesso da alcuni
fattori: anzitutto, le scarse informazioni che si hanno riguardo al momento in
cui un individuo decide di lasciare il suo abituale luogo di residenza per
intraprendere un viaggio, rappresenta un importante ostacolo allo studio del
fenomeno. Infatti, per fare una corretta valutazione dei flussi in uscita da un
determinato bacino, è necessario costruire campioni che tengano conto di
numerose variabili, quali l'età, il sesso, la salute, il reddito,
l'orientamento politico, il ceto sociale, il grado di urbanizzazione (gli
abitanti delle città sono molto più inclini al
t.), il
livello culturale. La distinzione tra
t.
proprio, ossia il
t.
di chi viaggia per piacere e/o per motivi culturali, e
t.
improprio, ossia il
t.
di chi viaggia per motivi
diversi da questi, non è sempre facilmente individuabile. Ciò
è conseguenza del fatto che generalmente sia i turisti propri
sia
i turisti impropri si avvalgono delle stesse agenzie di viaggio, degli stessi
mezzi di spostamento, delle stesse strutture di ricezione e dei medesimi
servizi; inoltre, i turisti impropri dedicano spesso una parte del loro viaggio
anche al
t.
proprio, e anche i vantaggi economici che vengono
apportati al luogo ospitante sono solitamente simili per i due diversi tipi di
t.
║
T.
proprio: comunque, indipendentemente
dalle difficoltà che si possono incontrare nel distinguere il turista
proprio dal turista improprio, possiamo classificare il turista proprio in varie
tipologie sulla base dei seguenti criteri: le
motivazioni che lo spingono
a intraprendere un viaggio; la
durata del viaggio e il periodo in cui
viene effettuato; il
modo in cui il viaggio viene organizzato; il
luogo prescelto; le
modalità di spostamento e i mezzi di
locomozione utilizzati; le
caratteristiche delle strutture ricettive a
cui si rivolge. Sulla base delle diverse motivazioni del turista proprio,
possiamo anche distinguere vari tipi di
t.: il
t.
naturalistico, balneare, rurale, sportivo, culturale, religioso,
enogastronomico, ecc. Per
t.
naturalistico intendiamo quel
particolare tipo di
t.
in cui la principale attrattiva è
rappresentata da luoghi naturali e da particolari fenomeni naturali, quali ad
esempio le eruzioni vulcaniche, i geyser, le cascate, animali e/o piante
osservabili nel loro habitat naturale, ecc. Il principale sottotipo di
t.
naturalistico è rappresentato dal
t.
climatico, al quale può essere ricondotta la classica villeggiatura
di campagna o collina, che subì un netto declino nel periodo successivo
alla seconda guerra mondiale; tuttora in auge è invece la villeggiatura
montana. Per
t.
balneare si intende quel particolare tipo di
t. in cui i bagni rappresentano solo la prima delle numerose attrattive
del luogo e che si realizza al mare, o anche al fiume o al lago. Il
t.
rurale trae la sua origine dalla constatazione che molte forme odierne di
t. lasciano inalterati i ritmi frenetici della normale vita lavorativa.
È a questo tipo di
t.
che possiamo ricondurre l'attuale e
sempre più diffuso
agriturismo. Per
t.
sportivo si
intende generalmente lo spostamento a livello nazionale o internazionale di
persone interessate a seguire particolari eventi sportivi (partite, gare,
manifestazioni sportive, ecc.). È tuttavia giusto considerare in questo
particolare tipo di
t.
anche tutte le persone che si spostano per
praticare sport a livello amatoriale. In particolare, grande importanza riveste
in questo genere di spostamenti la vasta popolazione degli sciatori. Un tipo di
t.
difficilmente definibile è il
t.
culturale. Se per cultura intendiamo il modo in cui l'arte, la letteratura,
la musica, il cinema, il teatro, il folclore, la religione rappresentano ogni
data società e vengono da essa rappresentati, ne deriva automaticamente
che il
t.
culturale
è un fenomeno molto eterogeneo,
e che è possibile individuare numerosi sottotipi dello stesso, quali il
t.
d'arte,
il
t.
archeologico,
quello
generato da
spettacoli (musicali, teatrali, ecc.) e da
manifestazioni
folcloristiche,
quello
religioso e quello del
ricordo,
attivato da luoghi legati a personaggi famosi o a
particolari eventi storici. Per
t.
enogastronomico,
infine,
si intende quel tipo di
t.
volto alla ricerca nella cucina e nei
vini di particolari sapori e fragranze caratterizzati da genuinità e
tipicità. Sulla base della durata temporale del soggiorno turistico,
è possibile individuare un
t.
di breve periodo (con un
massimo di quattro pernottamenti) e la
vacanza vera e propria (cinque o
più pernottamenti).
Sulla base del tipo di giorni che vengono
scelti per fare
t.,
si possono distinguere almeno tre diversi tipi
di
t.:
il
t.
feriale,
il
t.
festivo
e il
t.
di fine settimana.
In base al periodo
dell'anno, possiamo ancora riconoscere un
t.
estivo,
un
t.
invernale e un
t.
delle stagioni intermedie.
È possibile poi contrapporre il
t.
individuale al
t.
collettivo.
Nel
t.
individuale,
i
viaggi vengono compiuti da un singolo individuo o comunque da una ristretta
cerchia di amici e parenti e, nella maggioranza dei casi, il viaggio viene
autorganizzato, ovvero vengono autonomamente scelte le mete turistiche, i mezzi
di locomozione, le strutture di ricezione a cui appoggiarsi, ecc. Ciò non
accade invece nel cosiddetto
t.
collettivo o di gruppo, in cui i
viaggi vengono organizzati da speciali agenzie. Un altro fattore che riveste un
ruolo di fondamentale importanza nel determinare diverse tipologie di
t.
è rappresentato dalle differenze socio-culturali ed
economiche tra i turisti. Possiamo così distinguere un
t.
elitario,
un
t.
di massa e un
t.
delle classi
medie.
Merita infine di essere citato anche il
t.
sociale, in cui, attraverso una politica di adeguamento dei prezzi, si
perseguono fini sociali, o
che,
coinvolgendo persone appartenenti
agli strati di popolazione meno abbienti, deve essere assistito e agevolato.
Come esempi di
t.
sociale possiamo citare il
t.
giovanile,
il
t.
scolastico,
il
t.
della terza età,
il
t.
dei portatori di
handicap,
il
t.
dei lavoratori,
ecc. Come il t.
proprio, anche il t. improprio può essere distinto in diverse forme.
║
T.
improprio: fra i tipi principali di
t. improprio
possiamo citare il
t. per motivi di salute, il
t. congressuale e
seminariale, il
t.
d'affari, di servizio e diplomatico. Vi sono
poi alcuni tipi di
t. che possono essere considerati sia impropri sia
propri, come il
t.
familiare e il
t.
di studio. Per
t.
per motivi di salute si intende quel tipo di
t. che
prevede uno spostamento in un altro luogo a fini curativi. Un esempio
particolarmente importante è rappresentato dal termalismo. Anche il
t.
climatico, già considerato nella trattazione del
t.
proprio come un sottotipo del
t.
naturalistico,
può essere annoverato tra i sottotipi del
t. per motivi di salute,
quando la permanenza in un luogo caratterizzato da un determinato clima ha uno
scopo terapeutico. Per
t.
congressuale si intende quel tipo di
t. in cui diplomatici o uomini politici o di cultura o di affari si
radunano in luoghi diversi da quello di residenza per la messa a punto o la
risoluzione di questioni importanti o di comune interesse. Il
t.
d'affari e il
t.
di servizio sono tipi di
t. che si
realizzano quando delle persone si spostano dalla loro residenza per motivi
professionali legati, appunto, agli affari e al lavoro. Un sottotipo del
t. d'affari può essere considerato il
t.
doganale,
che viene realizzato da alcune persone al fine di avvantaggiarsi delle
differenze di prezzi nell'acquisto di svariati prodotti che vi possono essere
tra Paesi confinanti. Infine il
t.
diplomatico è quella
particolare forma di
t. realizzata dagli spostamenti effettuati dalle
persone incaricate di rappresentare il proprio Governo nelle relazioni
internazionali. ║
Il t.
in Italia: oggi in Italia,
nonostante la perdita del primato mondiale relativo al mercato del
t.
verificatasi a partire dagli ultimi anni Ottanta del XX sec., l'industria del
t.
ha sempre un fatturato di primaria importanza. In Italia, le
funzioni di promozione e regolamentazione del
t.
vengono svolte
dal ministero del
T.
e dello Spettacolo; la Costituzione
italiana prevede inoltre che siano le singole regioni a elaborare
autonomamente i piani di sviluppo turistico. Nella fattispecie, la creazione di
questi ultimi spetta ad aziende di promozione turistica dotate di competenza
locale, le APT. Accanto alle APT, che fungono da organismi operativi a livello
regionale, esistono anche gli IAT, che sono degli uffici di informazione e
promozione turistica costituiti da province e comuni. Esiste poi un comitato
nazionale per lo sviluppo del
t., composto dai presidenti delle diverse
regioni e presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri con compiti di
coordinamento. Un notevole apporto alla crescita del
t.
è
fornito inoltre dalle associazioni private, tra le quali ricordiamo il Touring
Club Italia. Va anche detto, infine, che tutto questo vasto apparato finalizzato
alla promozione e alla regolamentazione del
t.
opera in stretta
collaborazione con gli enti di altri Paesi, nonché con uffici
internazionali quali l'UNESCO, l'OCSE e l'Unione internazionale degli organismi
ufficiali del
t.,
che ha sede a Ginevra. • Sport -
T.
di serie,
t.
speciale,
gran t.: in
automobilismo, categorie in cui vengono raggruppate durante l'omologazione le
autovetture adibite alle gare, in base al numero di esemplari realizzati
annualmente e ai cambiamenti che possono subire l'apparato motore, la
carrozzeria, le ruote, ecc. • Ord. scol. -
Istituto tecnico per il
t.:
scuola secondaria superiore della durata di cinque anni, alla
quale ci si può iscrivere una volta ultimate le medie inferiori in vista
del conseguimento del diploma di perito turistico. ║
Istituto
professionale alberghiero: scuola secondaria superiore che forma diverse
figure professionali atte a essere accolte nell'industria del
t., tra cui
addetti ai servizi alberghieri di cucina e addetti ai servizi alberghieri di
sala e bar, per i quali vengono organizzati corsi della durata di due anni, e
addetti alla reception, alla segreteria e all'amministrazione d'albergo, che
seguono invece corsi della durata di tre anni. Tutte queste figure professionali
possono iscriversi, dopo aver sostenuto degli esami integrativi, agli ultimi due
o tre anni dell'Istituto tecnico per il
t.