Cantone (991 kmq; 226.479 ab.) della Svizzera,
la cui estremità settentrionale si affaccia sul Lago di Costanza.
Capitale: Frauenfeld. Città principali: Romanshorn e Kreuzlingen.
Religione: in prevalenza protestante. Popolazione: di lingua tedesca. •
Geogr. - La
T. si sviluppa su un terreno essenzialmente collinoso e
boschivo, coperto da vigneti e da campi coltivati e percorso, da Est verso
Ovest, dal fiume Thur, affluente del Reno. Il clima è mite, eccetto nel
settore meridionale più montuoso (massima vetta l'Hörnli, 1.136 m),
ed è caratterizzato da precipitazioni uniformi e da venti provenienti da
Sud-Ovest e da Ovest. • Econ. - L'economia si fonda sull'agricoltura
(cereali, viti), sull'allevamento e industria (meccanica, tessile, chimica,
elettrica). • St. - Abitata verso il 400 a.C. da popolazioni celtiche, nel
58 a.C. divenne avamposto romano; tra i secc. V e XIV la regione subì un
intenso processo di germanizzazione, venendo nel frattempo convertita al
Cristianesimo dall'azione evangelizzatrice dei santi Gallo e Colombano. Durante
l'Impero dei Franchi fu governata da gaugravi e da langravi, carica divenuta poi
ereditaria con la famiglia dei Kyburg. L'ultimo esponente di questi
lasciò la
T. a Rodolfo d'Asburgo, cui rimase sino al 1474. Divisa
nella parte cattolica e in quella protestante sotto la Confederazione, la
T.
ottenne infine l'autonomia nel 1803.