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Turcologìa.

Parte dell'orientalistica che si occupa delle lingue, delle civiltà e delle religioni delle popolazioni turche, sia di quelle stanziate in Asia centrale sia di quelle sparse in Oriente e in Europa. • Encicl. - Le prime notizie sui popoli turchi ci sono pervenute tramite le relazioni di viaggio di M. Polo, Giovanni dal Piano dei Carpini e Odorico da Pordenone. All'inizio del XIV sec. risale il primo dizionario di turco destinato agli Europei: si tratta del Codex Comanicus, conservato attualmente nella Marciana di Venezia e così denominato dal dialetto da esso considerato, il comanico, appunto, ampiamente diffuso sulle coste settentrionali del Mar Nero. Nel 1588 vide la luce a Francoforte la traduzione di una cronaca ottomana. Al XVII sec. appartengono invece i primi dizionari e le prime grammatiche rudimentali, dedicate per lo più al dialetto osmanico. Tra il 1827 e il 1835 lo studioso J. von Hammer-Purgstall diede alle stampe la prima opera specialistica di storia turca. Pochi anni dopo, la ricerca assunse basi scientifiche con gli studi di O. von Böhtlingk sullo iacuto (1851), seguita dalla pubblicazione del primo testo in caratteri uigurici a opera di A. Vámbéry (1879). Nel 1893 la t. ricevette nuovi stimoli dal ritrovamento delle iscrizioni turche dell'Orkhon (VIII sec.). Tra gli studiosi più importanti vanno menzionati F.W.K. Müller, C. Brockelmann, J. Deny, H. Ritter, H.W. Duda, L. Bonelli, A. Masala.