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Turboreattore.

Aer. - Motore a combustione interna in cui l'energia propulsiva è fornita dal getto prodotto da una turbina a gas. ║ Per estens. - Velivolo azionato da uno o più propulsori di questo tipo. • Encicl. - Il t. è strutturalmente analogo a una turboelica priva di riduttore e albero portaelica, ma rispetto a quest'ultima consente di ottenere velocità di volo superiori con un rendimento propulsivo più basso. La spinta che esso produce è l'esito del ciclo termodinamico cui viene sottoposta l'aria aspirata dall'ambiente esterno, che dopo aver attraversato il motore viene espulsa con una velocità superiore a quella di entrata. Nella sua configurazione più semplice, un t. è costituito da un compressore, da una camera di combustione, da una turbina e da un ugello. L'aria, introdotta all'interno per mezzo di un'apposita presa d'aria dinamica situata sull'estremità frontale del motore, giunge al compressore; quest'ultimo può essere assiale o centrifugo, anche se oggigiorno il secondo tipo, adottato nei primi modelli di t., è stato praticamente rimpiazzato dal primo, che garantisce un minore ingombro frontale e rapporti di compressione molto più elevati. Il flusso d'aria che fuoriesce dal compressore viene sospinto in una o più camere di combustione, dove la temperatura raggiunge valori di 1.800-1.400 °C; si mescola quindi con il liquido combustibile (cherosene) e si infiamma, raggiungendo temperature di 600-700 °C, destinate a elevarsi ulteriormente all'uscita dalle camere di combustione stesse (927-1.117 °C, a seconda del tipo di motore). A questo punto la miscela di aria e gas combusti si espande, cedendo alla turbina (a uno o più stadi) l'energia calorifica necessaria ad azionare il compressore, che viene così convertita in energia meccanica; l'energia residua viene trasformata in energia cinetica nell'ugello di scarico, gettando fuori i gas a elevata velocità sotto forma di getto. La spinta del t. è proporzionale alla velocità di rotazione del compressore e della turbina (direttamente collegati tramite albero cavo), nonché alla densità dell'aria (quota di volo); è invece indipendente dalla velocità del velivolo. A causa dell'ingente perdita di energia cinetica allo scarico dell'ugello, il rendimento propulsivo rimane modesto sia alle basse sia alla medie velocità di volo, aumentando significativamente solo a partire da velocità dell'ordine di 550-600 km orari. Un significativo miglioramento del rendimento propulsivo è stato comunque perseguito attraverso un aumento delle temperature di funzionamento, ottenuto realizzando nuove leghe per la costruzione delle pale della turbina. L'impiego del t., conveniente per velocità di volo comprese fra Mach 0,6 e Mach 2,5, è ampiamente diffuso nell'ambito civile dei minijet e in quello militare dei velivoli tattici o da addestramento e di quelli senza pilota. ║ T. a doppio flusso o a diluizione : tipo particolare di t., chiamato in inglese turbofan, nel quale la spinta prodotta risulta incrementata dall'espansione, nell'ugello, di un'altra massa d'aria compressa, che non viene sottoposta al ciclo termodinamico. ║ T. a postcombustione : tipo particolare di t., nel quale la spinta prodotta viene incrementata da una combustione successiva cui viene sottoposto il gas prima di entrare nell'ugello.