Med. e Farm. - Termine con il quale si designano
gli estratti totali o parziali di bacilli tubercolari. Dette preparazioni, il
cui principio attivo è costituito da un complesso di sostanze proteiche,
sono operativamente equivalenti e vengono realizzate e utilizzate con
modalità tecniche diverse. • Encicl. - Fino ai primi decenni del XX
sec. era in uso la
t.
vecchia di Koch, liquido bruno
vischioso, estratto glicerinato di colture di bacilli tubercolari, poi
sostituita dal PPD (acronimo dell'inglese
Purified Protein Derivative -
Proteina purificata derivativa), ottenuto mediante filtrazione, precipitazione,
frazionamento e dialisi della
t.
vecchia. L'impiego combinato di
sistemi di lisi cellulare mediante ultrasuoni e di procedure di sterilizzazione
realizzate mediante filtrazione hanno portato alla creazione di una terza
generazione di
t., le
nuove t., caratterizzate da una più
elevata concentrazione di componenti specie specifiche che, opportunamente
impiegate, riducono il rischio di reazioni crociate e permettono di interpretare
correttamente una reazione cutanea positiva dovuta al
Mycobacterium
tubercolosis o ad altri micobatteri. Utilizzata per la diagnosi
dell'infezione tubercolare nell'uomo, nei bovini e negli animali da laboratorio,
la
t. viene iniettata nella cute di un soggetto che presenti infezione in
atto o anche pregressa e al momento non più apparente, stimolando la
liberazione di citochine da parte dei linfociti T. In caso di allergia
tubercolare dopo due o tre giorni si verifica una spiccata reazione
infiammatoria locale: possono verificarsi fenomeni di necrosi locale e anche
fenomeni sistemici quali febbre, brividi e dolori muscolari. Tale reazione di
positività cutanea deve essere poi analizzata e interpretata in senso
biologico, immunologico e clinico. Può infatti riflettere una malattia in
atto, o, caso più frequente, essere espressione di una memoria
immunologica, come avviene nei grandi centri urbani in cui è raro che vi
sia persona che non abbia mai avuto un contatto, seppur lontano nel tempo, con
il
Mycobacterium tubercolosis. Anche una cutireazione negativa deve
essere interpretata attentamente: tenendo conto che realmente può non
esserci stato alcun contatto con il
Mycobacterium tubercolosis, per una
serie di cause (immunosoppressione farmacologica, malattie infettive in atto,
età, stress, ecc.) la reazione può essere falsamente negativa.
Particolarmente importante, in concomitanza con l'acuirsi della diffusione del
Mycobacterium tubercolosis nell'ultimo decennio del XX sec., il ruolo
svolto dalle nuove
t. che consentono una diagnosi sempre più
precisa e una conoscenza sempre maggiore delle componenti antigeniche
critiche.