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Trégua.

In senso generico, sospensione temporanea delle ostilità tra belligeranti, conseguente o meno a un accordo. ║ Per estens. - Interruzione temporanea di qualsiasi ostilità, sospensione di una contesa, di rivendicazioni tra schieramenti avversi o tra privati e anche, in ambito sindacale, tra fazioni o partiti politici. ║ Fig. - Con riferimento a situazioni o azioni dolorose, spiacevoli o dannose, cessazione temporanea, pausa, sosta: una preoccupazione che non dà t. ║ T. armata: cessazione temporanea di uno stato di conflitto o di controversia, durante la quale le parti ostili continuano comunque a mantenere una posizione difensiva e diffidente di fronte all'eventualità di un attacco avverso. • Dir. internaz. - Accordo internazionale tra Stati belligeranti che stabilisce la sospensione temporanea delle ostilità, consentendo alle parti contraenti di occuparsi di questioni (reperimento dei morti, raccolta dei feriti, evacuazione di un caposaldo, incontro di parlamentari, adozione di misure igieniche, ecc.) indipendenti dal generale corso delle vicende belliche; può essere applicato all'intero teatro di guerra o limitatamente a un solo settore operativo. ║ T. doganale: sospensione delle ostilità internazionali di carattere economico (inasprimento dei dazi doganali, limiti di importazione e altri provvedimenti analoghi volti a danneggiare l'economia di un Paese). • St. del dir. - T. di Dio: istituzione medioevale creata dal Concilio di Charroux (989) e applicata dalla Chiesa nei secc. X-XI, allo scopo di far cessare periodicamente le rappresaglie e le guerre private tra feudatari, tra Comuni o tra famiglie facenti parte di uno stesso Comune. Successivamente il Concilio Lateranense (1179) la impose ai periodi dall'avvento all'Ottava dell'Epifania e dalla Settuagesima all'Ottava della Pasqua degli stessi giorni.