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Trèviri.

Città (99.000 ab.) della Germania, nella Renania-Palatinato; è situata a 124 m s/m., sulla Mosella, vicino al confine con il Lussemburgo. • Econ. - È il più importante centro commerciale della regione vinicola della Mosella; è sede di industrie enologiche, meccaniche, tessili, del cuoio. Nodo ferroviario, stradale e fluviale, si segnala in particolare come centro turistico e culturale. • St. - L'antica Augusta Treverorum fu fondata da Augusto tra il 16 e il 13 a.C. all'interno del territorio dei Treveri, compreso nei confini della Gallia Belgica. La posizione geografica favorevole consentì alla città una rapida ascesa: essa infatti, era situata sulla destra della Mosella, laddove il fiume diventava navigabile anche per le imbarcazioni più grandi; da T. si snodavano, inoltre, le due strade dirette alle capitali delle due Germanie. Le fortune della città si basarono, pertanto, su ragioni di ordine militare ed economico-commerciale. T., alla quale dapprima sarebbe stato conferito un ordinamento gallico, fu eretta a colonia probabilmente all'epoca di Claudio. In virtù dell'ordinamento dioclezianeo, fu capitale della Belgica e sede dell'imperatore d'Occidente. T., che era la città più ricca e attiva della regione e aveva grande importanza sul piano politico, militare, intellettuale, ospitò per una parte del loro Regno tutti gli imperatori da Costantino in poi. La crescente minaccia dei barbari comportò successivamente l'abbandono di T. come sede imperiale. Nel 462 o 464 passò sotto il dominio dei Franchi; alcuni dei sovrani elessero la città come loro sede, funzione che in seguito fu rilevata da Metz. T. venne allora configurandosi come centro ecclesiastico, dal momento che la vita della città, dove si insediarono anche i Benedettini, si tenne sotto la protezione dei vescovi. Un nuovo periodo di prosperità interessò T. sotto Pipino e Carlo Magno; nell'843 entrò nel Regno di Lotaringia, mentre dall'870 fece parte del Regno dei Franchi orientali. Attraversò un periodo di decadenza dovuto alle lotte che opposero i vescovi ai laici e al saccheggio dei Normanni, nel quadro politico generale successivo alla morte di Carlo Magno. Nell'898 i diritti dei conti di T. furono acquistati dall'arcivescovo Radbodo, che creò così le basi per il potere temporale della sede episcopale. Nel X sec. l'arcivescovo si impossessò di tutte le regalie delle abbazie e, forte del sostegno imperiale, impose la sua autorità alla città, a dispetto delle resistenze dei Benedettini. Il dominio arcivescovile coincise comunque, nei secc. X-XI, con un periodo di rifioritura per T., la cui scuola di scultura raggiunse particolare celebrità. Nel XIII sec. si insediarono nella città i Domenicani, i Francescani e l'ordine teutonico; le più importanti famiglie si appoggiarono allora agli ordini mendicanti e si unirono nello scabinato, giungendo ad accordi con il vescovo. L'affermazione delle corporazioni sulle famiglie patrizie comportò, in seguito, la sostituzione dello scabinato con il consiglio comunale. Baldovino di Lussemburgo (fratello dell'imperatore Enrico VII), arcivescovo di T. (carica cui si associava dal 1257 il rango di principe elettore) dal 1307 al 1357, ampliò i suoi domini e costruì uno Stato potente e prospero. I privilegi elettorali di T. vennero confermati dalla Bolla d'Oro del 1356. Nel 1436 venne abolito lo scabinato e le sue competenze furono assegnate al consiglio delle corporazioni. Nel 1473 fu istituita l'università. Nel 1559 fallì il tentativo di introdurre a T. la Riforma; nel 1580 dovette cedere all'elettore palatino. Gravi danni derivarono dalla guerra dei Trent'anni, durante la quale la città subì l'occupazione francese (1632-35; 1645). Le guerre di Luigi XIV provocarono nuove devastazioni tra la fine del XVII sec. e l'inizio del XVIII sec. Il dominio dell'elettore palatino si concluse nel 1794, con l'ingresso dei Francesi; questi ultimi fecero di T., dal 1798, la capitale del dipartimento della Sarre. Nel 1815 la città fu annessa alla Prussia; l'importanza dell'arcivescovado si ridimensionò, tanto che nel 1821 divenne un vescovado suffraganeo della diocesi di Colonia. Dopo la prima guerra mondiale, T. fu occupata da truppe francesi (dicembre 1918 - giugno 1930). • Arte - La città aveva in età imperiale un impianto a scacchiera, all'interno di un'ampia cerchia di mura, che fu restaurata agli inizi del IV sec. La Mosella, che fiancheggiava le mura lungo il lato occidentale, era attraversata da un ponte romano, il quale faceva capo alla porta occidentale del decumano massimo; quest'ultimo passava per il foro, risalente all'età costantiniana, di forma rettangolare, collocato al centro della città. A Est era compreso nelle mura l'anfiteatro. A Nord si conserva in buone condizioni la Porta Nigra, a tre piani d'arcate, dotata di due torri semicircolari e cortile interno. Oltre alle terme imperiali (III sec.), rimangono le Barbarathermen. Nelle vicinanze dell'odierna cattedrale si conserva in buone condizioni l'Aula Palatina (soltanto il tetto è un rifacimento moderno), un'imponente basilica absidata, in laterizio, risalente al IV sec.; entro le arcate esterne scorrono due file di finestroni, mentre all'interno l'edificio presenta un'unica, grande aula. Gli scavi condotti tra il 1943 e il 1950 hanno messo in luce, sotto l'area del duomo e della Liebfrauenkirche, un imponente complesso (IV sec.) costituito da una basilica con nartece e atrio, da un'aula basilicale a essa affiancata, da ambienti intermedi, impianti e bacini d'acqua, decorazioni musive e marmoree. Un altro monumento del IV sec. è la chiesa di San Martino. Tra le testimonianze artistiche provenienti dalle case romane, spicca un ricco mosaico in cui campeggia, tra altre figurazioni, la nascita di Elena e dei Dioscuri. Ricche di elementi architettonici e rilievi (custoditi attualmente nel Museo provinciale renano) si sono rivelate anche le necropoli, situate all'esterno delle mura. Particolare interesse rivestono, lungo la strada che unisce T. a Bingen, i monumenti funerari di Neumagen e di Igel. Il principale monumento dell'età medioevale è il duomo, il cui interno è costituito da una larga navata, con due absidi, intersecata da un ampio transetto; l'attuale struttura dell'edificio è il risultato di successivi interventi (il primo nucleo della costruzione è rappresentato da una basilica fondata nel 326): dalla costruzione romanica squadrata si passò, nell'XI sec., a una costruzione basilicale, cui furono aggiunti il coro orientale e la cripta nel XII sec., e le volte nel Duecento. Da una sala romanica si accede al chiostro gotico del XIII sec. All'interno del duomo è custodito un sontuoso tesoro, con ricche oreficerie (secc. VI-XII), pezzi in avorio e smalti. Vicino al duomo sorge la Liebfrauenkirche, notevole monumento gotico (1243-53), a pianta centrale; in seguito ai bombardamenti subiti nel 1944 l'edificio è stato sottoposto a numerosi restauri. Altri monumenti degni di rilievo sono la chiesa di Sankt Matthias (XII sec.); la chiesa di Sankt Gangolf (XV sec.); il Frankenturm (costruito intorno al 1100), esempio del tipo più antico di casa di pietra; il Dreikönigshaus (XIII sec.); la fontana di San Pietro (XVI sec.). Notevoli monumenti barocchi sono la chiesa di Sankt Paulin (XVIII sec.), costruita sulla base del progetto di B. Neumann; il palazzo arcivescovile e il palazzo Kesselstatt (1742), di cui rimane la facciata. Importanti sono le istituzioni culturali della città: nel Museo diocesano sono custoditi reperti archeologici e rilevanti oggetti artistici del Medioevo; nel Museo municipale si conservano pitture e sculture che coprono un periodo compreso tra il Medioevo e il XIX sec.; la biblioteca comunale si segnala per i manoscritti miniati di grande pregio in essa conservati.