Luogo elevato da cui, nell'antica Roma, parlava il
tribuno. ║ Parte absidale della basilica civile romana, occupata dai
giudici. ║ Nelle chiese, qualunque loggia interna o esterna sporgente
dalle pareti della chiesa o ricavata all'interno, quali la
t.
dell'organo o la
t.
dei cantori; il termine indica anche le
gallerie (matronei) poste sulle navate laterali (in passato identificava anche
il pulpito o ambone). Nelle basiliche paleocristiane, in particolare, il termine
si riferiva al presbiterio (generalmente absidato e sopraelevato), che ospitava,
nel corso delle cerimonie, il vescovo o l'abate. ║ In biblioteche e musei,
spazio, generalmente absidato, destinato a usi particolari (
t.
dantesca presso la Biblioteca Nazionale di Firenze). ║ Nelle
sale-riunioni, il podio rialzato, generalmente cinto da un parapetto, da cui
parlano gli oratori; anche le aree riservate al pubblico o a particolari
categorie di persone (
t.
stampa). Il termine si può
riferire altresì a costruzioni provvisorie predisposte agli stessi scopi,
in occasione di manifestazioni all'aperto; è il caso delle
t.
allestite per consentire agli spettatori di assistere a eventi come cortei,
sfilate, parate, o per permettere all'oratore di parlare alla folla radunata in
piazza. ║ Negli stadi, negli ippodromi e in impianti simili, il settore
più confortevole delle gradinate destinate agli spettatori; l'accesso a
tale settore (che può articolarsi in
t.
laterali e
t.
centrale), coperto solitamente da una tettoia, comporta il
pagamento di un biglietto più costoso. Un ordine di posti particolarmente
prestigioso (
t.
d'onore) è riservato alle autorità o
a persone importanti o benemerite. ║ Titolo di diversi quotidiani e
periodici. ║ Titolo di rubriche radiofoniche o televisive incentrate su
dibattiti, tavole rotonde, conferenze stampa su argomenti di carattere politico
o sindacale, con la partecipazione di esponenti del mondo politico-economico e
sindacale, e di giornalisti:
t.
elettorale.