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Triangolazione.

Metodo di rilievo per la determinazione delle coordinate planimetriche di punti del terreno. ║ Fig. - Nel linguaggio economico e commerciale, operazione mediante la quale un Paese utilizza un Paese intermediario per importare merce da un terzo Paese, dal quale altrimenti non potrebbe ottenere il prodotto desiderato, spesso senza che quest'ultimo ne sia a conoscenza. • Geom. - L'operazione di triangolare una superficie, e la superficie poliedrica che si ottiene. • Sport - Nel gioco del calcio, azione in cui due o più giocatori si passano il pallone secondo una traiettoria a triangolo. • Topogr. - Il metodo della t. fu introdotto nel 1617 dallo scienziato olandese Snellius per la misurazione della lunghezza di un meridiano, partendo dalla considerazione geometrica che due triangoli aventi un lato in comune sono determinati dalla lunghezza del lato comune e dall'ampiezza degli angoli adiacenti a tale lato. La t. di un territorio viene effettuata partendo da una iniziale base geodetica misurata, di sviluppo contenuto, entro 10 km. Dai vertici A e B della base vengono misurati gli angoli compresi tra la base e la direzione congiungente ognuno di essi con il terzo punto C, le cui coordinate vengono così determinate; i tre angoli planimetrici α, β, γ nei tre vertici A, B e C, detti angoli azimutali, devono soddisfare la condizione geometrica di chiusura angolare del triangolo, ossia deve essere α + β + γ = π. La moderna tecnologia consente di misurare direttamente le lunghezze dei lati dei triangoli, mediante strumenti che prendono il nome di geodimetri, basati sull'utilizzo di fasci luce a sorgente laser o a infrarossi; in questo caso si parla di un'operazione di trilaterazione piuttosto che di t. ║ T. aerea: in fotogrammetria, operazione che consente di ricavare dai fotogrammi le coordinate di un gran numero di punti, riducendo così il numero di punti da determinare a terra con operazioni geodetiche o topografiche. ║ T. satellitare: operazione che consiste nel determinare la posizione di vertici trigonometrici sfruttando la tecnologia satellitare. Attualmente è operativo il sistema GPS, costituito da 24 satelliti geodetici statunitensi in orbita intorno alla Terra a circa 20.200 km di quota, disposti su 6 piani in modo tale che vi siano sempre almeno 4 satelliti sull'orizzonte di ogni punto terrestre; ogni satellite emette in continuazione segnali radio su due frequenze portanti, comunicando la propria posizione spaziale, il tempo orario e altri dati in codice binario modulato, che possono essere ricevuti a terra da opportuni ricevitori. In questo modo, i satelliti svolgono la funzione di vertici trigonometrici mobili nello spazio: la posizione dell'antenna ricevente a terra viene così determinata mediante un'intersezione spaziale a vertice di piramide, in cui la posizione dei satelliti nello spazio è la base e l'antenna a terra è, appunto, il vertice. L'istituto geografico militare ha utilizzato il sistema GPS per creare una nuova rete di punti sul territorio nazionale italiano, denominata rete IGM95, con 1.100 vertici a una distanza media di circa 20 km.