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Transito.

(dal tardo latino transĭtus, der. di transire: passare). Passaggio. Il termine è usato con riferimento alla viabilità stradale (in quella strada c'è divieto di t.) e al traffico ferroviario (stazione ferroviaria di t.), marittimo (porto di t.) e aereo (aeroporto di t.), nei quali i mezzi di trasporto sostano brevemente, per fare rifornimento o per far scendere persone o merci che proseguono poi per altra destinazione. ║ Passeggeri in t.: coloro che fanno scalo in un aeroporto solo per proseguire il viaggio con altro aereo. ║ Commercio di t.: movimento, sul territorio nazionale, di merci provenienti dall'estero e dirette all'estero. In genere il passaggio di tali merci non è gravato da dazi doganali. ║ Linee di t.: speciali curve di raccordo planimetrico nei tracciati stradali e ferroviari. • Rel. - La morte, intesa come passaggio dalla vita terrena alla vita eterna: il t. di Maria Vergine. • Astron. - Passaggio di un pianeta davanti al Sole o di un satellite davanti al pianeta intorno a cui esso orbita. Dalla Terra si osservano i t. di Mercurio e Venere davanti al Sole, essendo i due pianeti orbitanti all'interno dell'orbita terrestre. • Dir. internaz. - T. inoffensivo: limite che viene posto dal diritto internazionale a uno Stato sovrano sulle sue acque territoriali o sullo spazio atmosferico sovrastante il suo territorio. Lo Stato è pertanto obbligato a permettere il passaggio di aerei e navi private stranieri, purché tale passaggio non comporti un danno per lo Stato stesso. • Fis. - T. di una particella in un campo: il passaggio di una particella in un campo di forza, per esempio, tra il catodo e l'anodo di un tubo elettronico. ║ Tempo di t.: l'intervallo di tempo impiegato dalla particella per attraversare la regione sede del campo. • Med. - Il passaggio del contenuto attraverso un tratto del canale alimentare: t. esofageo.