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Trani.

Città della Puglia capoluogo della provincia di Barletta-Andria-T., 43 km a Nord-Ovest del capoluogo; è situata a 7 m s/m., lungo la costa pugliese. 52.941 ab. CAP 70059. • Econ. - Industrie calzaturiere, metalmeccaniche, del legno, dell'abbigliamento. Estrazione e lavorazione della pietra di T. Turismo. • St. - Le origini di T. risalgono forse al IV sec.; sede vescovile, dopo la distruzione di Canosa operata dai Saraceni (IX sec.) T. acquistò notevole importanza e venne contesa da Goti, Longobardi e Bizantini. Appartenuta a questi ultimi fino all'XI sec., rappresentò insieme a Bari uno dei baluardi della liturgia latina contro la diffusione del rito greco. Dopo essere stata conquistata da Pietro d'Altavilla, normanno, nel 1134 fu presa da Ruggero conte di Sicilia e cinque anni dopo venne unita in via definitiva alla Monarchia normanna, dalla quale tuttavia riuscì a ottenere la costituzione cittadina già conquistata sotto il dominio bizantino. Arricchitasi grazie al passaggio dei pellegrini e dei crociati, la città ottenne da Federico II un ampliamento degli antichi privilegi (1215) e l'esenzione dai diritti di ancoraggio per l'intera costa pugliese e divenne un attivo porto commerciale; fu inoltre dotata di un castello e il porto fu allestito a difesa. Il periodo della dominazione angioina fu al contrario caratterizzato da una pesante crisi della città, che soffrì per le continue esazioni e per le lotte interne, oltre che per l'annoso contrasto con Venezia, di natura commerciale e politica. Verso la metà del XIV sec. T. fu conquistata da Luigi d'Ungheria, al quale fu ufficialmente assegnata l'anno seguente; passò quindi, in qualità di principe di Taranto, a Roberto d'Angiò e alla morte di costui (1364) al regio demanio. Dopo vicende alterne e numerosi contrasti, Giovanna II assegnò T. a Giacomo Attendolo Sforza e al figlio Francesco, quindi (1425) a Sergianni Caracciolo. Nel corso del Quattrocento T. riacquistò l'antica importanza quale emporio commerciale: ciò ebbe ripercussioni sulla politica interna, poiché la classe mercantile, sempre più numerosa e ricca, contese il potere all'antica aristocrazia, aspirando ad avere parte attiva nella vita politica cittadina. Alla fine dello stesso secolo la città passò temporaneamente ai Veneziani, che ricostruirono il porto dando un nuovo impulso ai traffici commerciali. Nel Cinquecento, durante le guerre d'Italia, T. si schierò alternativamente con i diversi contendenti, fino a quando la Pace di Bologna (1530) la assegnò definitivamente a Carlo V, che ne fece un importante centro di studi giuridici. Nei secoli seguenti T. conobbe una graduale decadenza, fino all'occupazione francese del 1799. ║ Ordinamenti marittimi di T.: gli statuti marittimi di T. furono conosciuti e applicati dalle città che commerciavano nel Mare Adriatico. Ci sono giunti in un volgare che in qualche tratto ricorda la parlata veneta, probabile traduzione dal latino di un testo originale del quale tuttavia è impossibile dare una precisa datazione. • Arte - La città è costituita da due parti chiaramente distinte: quella medioevale, caratterizzata da vie piccole e tortuose, e quella moderna, più all'interno, sviluppatasi regolarmente secondo una pianta a scacchiera. Il nucleo antico conserva monumenti interessanti, fra i quali la cattedrale di San Nicola Pellegrino, la cui fondazione risale alla fine dell'XI sec., ma che fu costruita soprattutto nel secolo seguente, sulle rovine dell'antica chiesa di Santa Maria (secc. VII-VIII). All'interno, il presbiterio conserva resti del pavimento musivo, mentre sotto la chiesa sono visibili la cripta di San Nicola e le rovine della chiesa di Santa Maria. All'esterno, il portale maggiore è ricco di importanti sculture; a fianco della facciata si innalza un alto campanile. Degne di attenzione sono inoltre la piccola chiesa dei Templari (XII sec.), quella di San Francesco (secc. XI-XII) e quella di Sant'Andrea (secc. XI-XII), che richiama lo stile bizantino nella cupola centrale a tre absidi. Fra gli altri monumenti di T. sono il castello normanno, iniziato nel 1233, e il palazzo Caccetta. ║ Provincia di Barletta-Andria-T.: č stata istituita con le leggi 11 giugno 2004 n. 146, 147 e 148 pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2004.