L'atto di guardare un oggetto tra due punti di mira
di uno strumento, in modo da allinearlo rispetto al raggio che va dall'oggetto
all'occhio. ║ Dispositivo o strumento per stabilire una linea o un piano
di mira. Quando serve a stabilire una linea, il
t. è formato da
due punti disposti a una determinata distanza; ciascuno dei punti è
materializzato dalla punta di un'asticciola o da un piccolo foro prodotto su uno
schermo, oppure dall'incrocio di due fili perpendicolari tesi su un telaio di
piccole dimensioni. Se serve, invece, a stabilire un piano di mira, il
t.
è formato da due rette complanari, materializzate per mezzo di fili tesi,
di norma in posizione verticale, o da fessure sottili prodotte su uno schermo.
• Mar. -
Governare al t.: dirigere la nave in modo da rilevare al
t. un determinato oggetto (come una nave o una boa) sempre sotto lo
stesso angolo della prora. • Mil. -
T. di puntamento: dispositivo
montato a bordo degli aeromobili, per effettuare il puntamento nel tiro di
caduta delle bombe. I
t. di puntamento installati sugli aerei da
bombardamento, fino alla seconda guerra mondiale, presupponevano il mantenimento
dell'aereo a quota e velocità costanti sulla direttrice dell'attacco per
alcuni minuti. Durante il conflitto si costruirono
t. che, avvalendosi di
sistemi di stabilizzazione giroscopica, diedero luogo al cosiddetto inseguimento
automatico del bersaglio, guidando automaticamente l'aeromobile nella fase
precedente lo sgancio, allo scopo di mantenere il bersaglio nella linea di mira.
Nel periodo successivo, tutti gli aerei da attacco al suolo furono dotati di
sistemi integrati e computerizzati di navigazione/attacco per il calcolo della
traiettoria ottimale di sgancio. • Sport - Punto, luogo d'arrivo,
adeguatamente contrassegnato, di una gara sportiva podistica, ciclistica,
automobilistica, sciistica; la linea, il cordoncino, il nastro che segnalano il
t. stesso. ║ Nell'atletica leggera, nelle gare di corsa, il
t. in genere è indicato da una linea bianca, della larghezza di 5
cm, tracciata sul terreno, ad angolo retto con il margine interno della pista;
per aiutare l'arbitro e i giudici a determinare l'ordine d'arrivo dei
concorrenti, a volte viene teso attraverso la pista un filo, all'altezza del
petto dei concorrenti. Vengono comunque impiegati un dispositivo elettrico di
rivelazione dei tempi e, all'occorrenza, il
photofinish. ║ Nelle
gare di ciclismo su strada, il
t., collocato generalmente alla fine di un
rettilineo, è indicato da una linea bianca a terra e da uno striscione
recante la scritta “arrivo”. La prossimità del
t.
è segnalata da un altro striscione con la scritta “ultimo
chilometro” o da un triangolo rosso rovesciato. Vi sono, inoltre,
soprattutto nelle gare a tappe vari
t. intermedi, come i
t.
volanti, o i
t. del gran premio della montagna (questi ultimi sono
posti al termine delle ascese di colli), che prevedono premi o abbuoni in
classifica generale. Nelle gare di ciclismo su pista, invece, a segnalare il
t. è una linea trasversale nera, della larghezza di 4 cm, che
presenta due bordi bianchi larghi 34 cm. ║ Nelle gare di automobilismo e
di motociclismo, il
t. è indicato da uno striscione a scacchi
bianchi e neri che può riportare la scritta “
t.” nella
parte centrale.
║ Negli sport d'acqua, quali motonautica,
canottaggio, vela, la linea del
t. è rappresentata da una retta
immaginaria che collega l'albero di segnalazione (fissato a terra oppure sul
battello della giuria), e la bandiera bianca (collocata su una boa galleggiante
di fronte alla tribuna che ospita i giudici). ║ Fig. - Punto d'arrivo,
fine, obiettivo verso cui si tende:
è prossimo al t. del diploma.
║ Fig. -
Vincere sul filo del t.: imporsi in una competizione
particolarmente combattuta, dall'esito incerto fino alla fine
.