Centro in provincia di Alessandria, 21 km a Est del
capoluogo; è situato a 122 m s/m., sulla destra del torrente Scrivia, tra
la pianura di Marengo e le estreme propaggini collinari dell'Appennino ligure.
26.826 ab. CAP 15057. • Econ. - È sede di industrie meccaniche,
tessili, alimentari, della carta, della confezione. Notevole importanza ha anche
il commercio, alimentato dai prodotti agricoli della zona (tra cui vini, ortaggi
e cereali).
T. gode di una posizione favorevole sulla principale via di
comunicazione tra Milano e Genova, ed è un importante nodo ferroviario,
stradale e autostradale. • St. - L'antica
Dertona divenne colonia
romana con il nome di
Julia Dertona tra il 122 e il 118 a.C.; la
città ebbe grande importanza nelle comunicazioni in età romana,
trovandosi nel punto di confluenza della Via Postumia (che univa Piacenza a
Genova) con la Via Fulvia e l'Aemilia Scauri. Divenne sede di diocesi nella
seconda metà del IV sec.; ai suoi vescovi, sotto i Franchi, fu attribuita
dignità di conti. Nel XII sec.
T., alleata di Milano e antagonista
di Pavia, fu al centro delle lotte dei Comuni contro l'imperatore Federico
Barbarossa; quest'ultimo, nel 1155, al termine di un assedio di due mesi,
conquistò e distrusse la città. Ricostruita con il sostegno di
Milano,
T. venne nuovamente conquistata e saccheggiata dall'imperatore
nel 1162; aderì poi alla lega lombarda e, nel 1183, vide ratificata la
propria autonomia comunale dalla Pace di Costanza. Sottomessa nella seconda
metà del XIII sec. da Oberto II di Pallavicino e da Guglielmo VII
Lungaspada, marchese di Monferrato,
T. passò sotto i Visconti una
prima volta nel 1314 e in modo stabile (dopo una parentesi sotto il re di
Napoli) nel 1347. Da allora la città seguì le vicende del ducato
di Milano fino al 1738, quando, in seguito al Trattato di Vienna, fu ceduta al
ducato sabaudo. Nel 1773 Vittorio Amedeo III dotò la città,
più volte sottoposta ad assedio nel corso delle guerre di successione
europee della prima metà del secolo, di fortificazioni. • Arte -
T. conserva tratti dell'acquedotto e pavimenti a mosaico (ora nel Museo
Civico) di epoca romana. Tra i monumenti di
T. spicca la chiesa di Santa
Maria Canale, di età romanica, ma con successivi rimaneggiamenti;
notevole anche il palazzo Guidobono, del XV sec., che ospita il Museo civico e
la biblioteca civica. Altre testimonianze artistiche di rilievo sono costituite
dal duomo (ricostruito dopo il 1570), che presenta un interno barocco, e dalle
rovine del castello di origine romana che, dopo diverse ricostruzioni, venne
demolito da Napoleone nel 1801. Interessanti anche le chiese di San Matteo, di
San Giacomo (con interno settecentesco), il palazzo vescovile. Alla periferia
meridionale di
T. si trova il santuario di Nostra Signora della Guardia,
mentre la frazione di Rivalta Scrivia ospita la chiesa abbaziale romanico-gotica
(fine del XII sec., con affreschi dei secc. XV-XVI) di Santa Maria Assunta.