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Toledo.

Città (59.551 ab.) della Spagna, nella Nuova Castiglia, capoluogo della provincia omonima e della comunità autonoma di Castiglia-La Mancha. Sorge su un'altura a 512 m s/m. ed è circondata su tre lati dal fiume Tago: questa posizione, che la rese difficilmente attaccabile dall'esterno, fece di T. un centro particolarmente florido, fin dall'antichità. • Econ. - Centro amministrativo e di produzione artigianale, T. è sede di industrie alimentari, chimiche, meccaniche di precisione. Turismo. • St. - Le origini di T. sono molto antiche (greche o fenicie). Conquistata dai Romani all'inizio del II sec. a.C., la città divenne un importante centro politico soprattutto a partire dal VI sec., quando i re visigoti la scelsero come propria residenza; sede di un vescovato, secondo la tradizione locale, già dal I sec., T. fu un vivace centro spirituale e sede del primate di Spagna. Nel 711 passò sotto il controllo degli Arabi, che trasferirono la sede del potere centrale a Cordova, spogliando la città del suo primato politico-amministrativo. Ribelle a Cordova, nell'853 T. si alleò con il principe cristiano Alfonso III di León; dopo la ribellione dell'866 ottenne il riconoscimento a Stato autonomo e indipendente, governato da un proprio sovrano arabo, che tuttavia si resse solo per un quarantennio, dovendo assoggettarsi in seguito al controllo degli Omayyadi. Arricchitasi nel corso del X sec. grazie all'attività di lavorazione dell'acciaio, e divenuta un notevole centro culturale, T. tornò a costituirsi Stato indipendente dopo la crisi del califfato di Cordova (inizio XI sec.) e riuscì a mantenere la propria autonomia anche contro i sovrani Abbasidi. Nel 1085 fu conquistata dal re cattolico Alfonso VI di León e Castiglia e fu creata capitale dello Stato castigliano, svolgendo un ruolo sempre più importante non solo dal punto di vista politico, ma anche culturale e religioso, e rimanendo a lungo la città principale della Spagna cattolica. L'economia, già fiorente, fu favorita dall'attività della numerosa colonia ebraica, presente a T. fin dall'epoca visigota; tuttavia, nel Quattrocento, le persecuzioni e infine la cacciata degli Ebrei determinò una grave decadenza dell'attività industriale cittadina, che diede inizio a una graduale decadenza di T., aggravata nel 1560 dal trasferimento della capitale a Madrid. Durante la Rivoluzione francese T. fu occupata dai Francesi (1808-13). ║ Concili di T.: T. ospitò nel corso dei secoli numerosi concili. Il terzo concilio (589) determinò il ritorno della Spagna al Cattolicesimo in seguito alla conversione del re visigoto ariano Recaredo. Il quarto concilio (633) fu presieduto da Isidoro di Siviglia; in esso vennero decisi particolari provvedimenti sulla situazione degli Ebrei e sulla schiavitù. • Arte - T. conserva tuttora il tipico e caratteristico aspetto di città castigliana, reso più suggestivo dall'irregolarità della planimetria e dalle strette vie, oltre che dalla presenza di numerosi monumenti. La cattedrale, iniziata al principio del Duecento su modello delle grandi chiese gotiche francesi e la cui costruzione continuò nei secoli seguenti, presenta un chiostro a due piani del XIV sec., la facciata principale del XV sec., la cappella in stile mozarabico, la sala capitolare e la sacrestia del XVI sec. All'interno sono conservate opere di grande valore artistico: dipinti di El Greco, F. Goya, G. Bellini, A. van Dyck; il grande retablo in stile gotico fiammeggiante dell'altare maggiore; sculture e arredi sacri. Numerose chiese arricchiscono il centro cittadino: la chiesa di Cristo de la Luz, in precedenza moschea costruita sui resti di un tempio visigoto; le chiese mozarabiche di Santa Justa, di Santa Eulalia e di San Sebastián, tutte risalenti al X sec.; le chiese, in stile mudéjar, del Cristo de la Vega, di Santiago del Arrabal, di San Tomé (all'interno della quale si conserva il Seppellimento del Conte di Orgaz di El Greco). Interessanti sono anche le due sinagoghe di Santa Maria la Blanca (secc. XII-XIII) e del Tránsito (metà XIV sec.), entrambe trasformate in chiese nel corso del Quattrocento. Sul Tago sorgono due ponti di grande valore storico-artistico: il primo, di origine romana e con torre risalente al Quattrocento, è quello di Alcántara; il secondo, di origine duecentesca ma ricostruito nel Trecento, è quello di San Martin. Fra gli altri monumenti della città si ricordano le antiche porte, alcuni edifici civili, l'ospedale di Santa Cruz (1504-24) e quello di San Juan Bautista. Infine, l'Alcazár, in posizione dominante, venne parzialmente distrutto nel 1936 e poi ricostruito. ║ Provincia di T. (15.370 kmq; 489.500 ab.): si estende nella Nuova Castiglia ed è delimitata a Nord-Est dalla Sierra de Gredos e a Sud-Est dalla Sierra de Altamira e dai Monti di T., mentre a Est degrada verso l'altopiano della Mancha. La regione ha il clima tipico della Meseta, caratterizzato da forti escursioni termiche e precipitazioni scarse. L'economia è di tipo agricolo (ulivi, viti, cereali, frutta, legumi, zafferano), ma importante è anche l'allevamento (ovino e caprino). Centri principali: Talavera de la Reina, Villacañas, Mora.