Dinastia giapponese di
shōgun, discendente
da un ramo dei Minamoto. ║
Nitta Yoshisue: capostipite, si
stabilì nella borgata del villaggio di Serata da cui trasse il nome della
famiglia (VIII sec.). ║
Ieyasu: fu il primo
shōgun.
Dopo aver vinto (1600) Hideyori, figlio di Hideyoshi, nella battaglia di
Sekigahara, si fece proclamare
shōgun (1603) dall'imperatore.
Fattosi promotore di una serie di riforme che garantirono alla sua famiglia il
predominio per più di 250 anni e al Paese un lungo periodo di pace,
intraprese una politica di isolamento culturale del Giappone tramite
l'espulsione di stranieri (Spagnoli e Portoghesi) e il divieto della
predicazione cattolica (1542-1616). ║
Iemitsu: terzo
shōgun della famiglia
(dal 1623), intensificò la
politica isolazionista del nonno (Edo, od. Tokyo 1604-1651). ║
Yoshimune: ottavo
shōgun T. (dal 1716), nonostante il
mantenimento di un regime isolazionista e di austerità, si fece promotore
di una politica riformista e di oculata amministrazione, favorendo
altresì il progresso tecnologico e l'introduzione in Giappone di testi
scientifici occidentali (1677-1751). ║
Yoshinobu detto
Keiki: quindicesimo e ultimo
shōgun della famiglia (dal
1866). Successe a Iemochi quando ormai il regime degli
shōgun,
considerati usurpatori del potere imperiale, era stato messo in crisi dalle
trasformazioni socio-economiche avvenute in Giappone e dalle pressioni sempre
più evidenti dell'Occidente e degli Stati Uniti. Sconfitto nel dicembre
del 1867 da una coalizione di samurai filoccidentali, si dimise (1868), cedendo
i propri poteri all'imperatore Mutsuhito (Edo, od. Tokyo 1837-1913).