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Todi.

Città in provincia di Perugia, 46 km a Sud del capoluogo; è situata a 400 m s/m., su un'altura nel punto in cui il torrente Naia confluisce nel Tevere. Agricoltura (cereali, tabacco); industria del legno. 16.858 ab. CAP 06059. • St. - Le origini della città sono probabilmente umbre; tuttavia, a causa della sua posizione al confine con il territorio etrusco, ne subì notevoli influssi fino a quando passò nell'orbita politica romana. Durante la guerra sociale divenne municipio e fu compresa nella tribù Clustumina; nel II sec. divenne sede vescovile. Durante le invasioni barbariche non subì danni grazie alla sua posizione; divenuta oggetto di contesa fra Longobardi e Bizantini, T. venne compresa nel Patrimonio della Chiesa da Innocenzo III, ma riuscì a darsi una costituzione comunale e a seguire una linea politica autonoma, entrando così in contrasto con la Chiesa. Il periodo fra l'XI e il XIV sec. fu particolarmente fiorente per la città, che estese il proprio territorio sottomettendo Amelia e Terni (inizio del XII sec.), Orvieto (inizio del XIV sec.). Nel tentativo di riprenderne il controllo, i papi cedettero la signoria della città a diversi signori, fra cui i Malatesta di Rimini, i Malatesta di Pesaro e Francesco Sforza. Indebolita dalle lotte interne tra la famiglia degli Atti e dei Chiaravalli, T. fu occupata da Cesare Borgia che ne fece distruggere le fortificazioni e la sottopose definitivamente al controllo della Chiesa. Ancora oggi la diocesi di T. è direttamente soggetta alla Santa Sede. • Arte - T. conserva numerose rovine che ne testimoniano la prosperità fin dai tempi più antichi. Del periodo preromano rimangono rovine di mura e necropoli nelle immediate vicinanze della città, che conservano arredi funerari dal VII sec. a.C. in poi. Un monumento particolarmente importante è la statua di bronzo di Marte, risalente al 400 a.C. circa e dotata di una iscrizione in lingua umbra. Dell'epoca romana rimangono parti di mura risalenti al II sec. a.C. e resti dell'anfiteatro (II sec. d.C.): l'acropoli era situata sul luogo in cui sorge oggi la rocca trecentesca, mentre il foro corrispondeva all'attuale piazza del Popolo. Numerosi sono i monumenti di età medioevale: la chiesa (oggi sconsacrata) di San Nicolò de Criptis (1093), con avanzi della costruzione originaria; numerose abitazioni civili; le chiese di Santa Maria in Camuccia e di San Salvatore; la fortezza di Pontecuti sul Tevere. I monumenti di maggiore importanza sono tuttavia il palazzo del Popolo (inizio del XIII sec.) e il palazzo del Capitano (fine del XIII sec.), che costituiscono il complesso del palazzo comunale; il palazzo dei Priori, costruito alla fine del XIII sec., ma rimaneggiato nel 1513; il duomo, con originale facciata rettangolare e grande scalinata, la cui costruzione fu affidata all'inizio del XII sec. ai maestri comacini, ma che subì modificazioni del progetto iniziale con l'aggiunta del campanile e di sculture e capitelli all'interno (secc. XIII-XV). Altro monumento notevole è la chiesa di San Fortunato, iniziata alla fine del Duecento ma terminata solo nel Quattrocento, al cui interno sono conservati un affresco di Masolino (1432) e altri di scuola giottesca. Di epoca rinascimentale è la chiesa di Santa Maria della Consolazione, a croce greca, terminata solo nel 1607. La pinacoteca civica, il Museo etrusco-romano, l'archivio e la biblioteca comunale (con rari codici e carteggi di numerosi personaggi storici) fanno di T. un importante centro storico-culturale.
Todi: palazzo del Podestà