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Tiròide.

Anat. - Ghiandola t. o semplicemente t.: nell'uomo, come in tutti gli altri mammiferi, ghiandola endocrina impari, mediana, situata nel collo in corrispondenza del confine laringo-tracheale, derivata dalla proliferazione del pavimento faringeo all'altezza delle prime tasche branchiali. Organo parenchimatoso, pesa dai 10 ai 60 g; le dimensioni variano considerevolmente a seconda dell'età e delle condizioni fisiologiche dell'organismo. Ha una forma a semiluna con la concavità rivolta verso l'alto ed è costituita da due lobi laterali collegati medialmente da un istmo. Esternamente è avvolta da una guaina di connettivo fibroso (guaina peritiroidea) che, mediante strutture legamentose, la collega anteriormente ai muscoli sottoioidei e alle fasce del collo, e posteriormente alla laringe, alla trachea, all'esofago e ai fasci vascolari e nervosi del collo. Tale guaina è vascolarizzata dalle arterie tiroidee, le cui ramificazioni si insinuano nello spessore dell'organo. Internamente il parenchima ghiandolare è costituito da vescicole epiteliali chiuse, di forma sferoidale o ellissoidale, dette follicoli tiroidei, che rappresentano le unità morfo-funzionali della t. Ciascun follicolo è delimitato da un epitelio monostratificato di cellule secernenti (tireociti), poggiante su una membrana basale in stretto contatto con il connettivo interstiziale, e contiene una sostanza colloidale (colloide) prodotta direttamente dalle cellule della parete follicolare. Tale sostanza è una proteina iodata, la tireoglobulina, dalla cui frammentazione si ottengono le due principali componenti dell'ormone tiroideo: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), ormoni che, una volta prodotti dai tireociti e rilasciati nel lume del follicolo sotto forma di colloide, vengono riassorbiti dagli stessi elementi epiteliali e quindi immessi nel torrente circolatorio. Per la loro singolare capacità di assorbire e rilasciare sostanze in entrambi i sensi, i tireociti vengono proposti come modelli di cellule secernenti bipolari. Nei soggetti normali, la secrezione di questi ormoni è controllata centralmente dall'asse ipotalamo-ipofisario ed è regolata in base alle esigenze dell'organismo. Nella t. adulta si trovano, presso le pareti dei follicoli, altre cellule epiteliali, dette cellule interfollicolari, che producono l'ormone calcitonina e sono coinvolte nel processo di omeostasi del calcio. Gli ormoni tiroidei esercitano diverse attività fisiologiche; la principale consiste nella stimolazione del metabolismo basale di tutte le cellule: un'eccessiva produzione di questi ormoni provoca infatti un aumento del metabolismo basale (ipertiroidismo) mentre una secrezione insufficiente (ipotiroidismo) induce una diminuzione del metabolismo basale e mixedema. Questi ormoni, inoltre, lavorando in stretta connessione con le altre ghiandole endocrine, regolano lo sviluppo scheletrico, la crescita corporea, la maturazione degli organi genitali, il metabolismo generale, il comportamento della cute e dei peli, ecc. ║ Cartilagine t. o semplicemente t.: nell'uomo, la più voluminosa delle cartilagini che formano la laringe. Struttura impari, essa è formata da due lamine quadrilatere che, una volta unite lungo la linea mediana, formano un angolo diedro aperto posteriormente. • Anat. comp. - Nei vertebrati, ghiandola endocrina di origine branchiale capace di aumentare la velocità dei processi ossidativi e, di conseguenza, preposta al controllo del metabolismo. La sua forma nelle diverse classi di vertebrati è varia: negli osteitti e nei ciclostomi il suo parenchima è diffuso, mentre nei condritti e nei rettili è costituita da un unico lobo mediano. Negli anfibi e negli uccelli è formata da due lobi che, nei mammiferi e in particolare nell'uomo, si uniscono medialmente attraverso un istmo, che talvolta raggiunge le dimensioni di un lobo medio. Anche la posizione della ghiandola è variabile: nei sauropsidi si trova all'altezza del cuore, mentre negli anfibi e nei condritti è disposta più cefalicamente, per assumere nei mammiferi la localizzazione dell'uomo. Mentre negli omeotermi la ghiandola ha un'attività stimolante sui processi ossidativi e quindi sul metabolismo in genere, negli eterotermi il suo ruolo è meno definito: sembra implicata in alcuni comportamenti correlati alla ricerca di nuovi ambienti e in talune manifestazioni di aggressività intraspecifica. Nelle larve di anfibio determina l'inizio della metamorfosi. • Patol. - La t. può essere soggetta ad alterazioni morfo-funzionali che provocano un aumento anomalo della secrezione di ormone tiroideo (ipertiroidismo, morbo di Basedow), una sua diminuzione (ipotiroidismo, a sua volta responsabile nei bambini di ritardi nello sviluppo fisico e mentale) o una sua disfunzione (distiroidismo). La t. può inoltre andare incontro a tumefazione per iperplasia senza comparsa di disturbi endocrini (gozzo semplice), o essere soggetta a lesioni infiammatorie (tiroiditi) o ancora essere sede di cisti e di neoplasie (adenocarcinomi).