Mit. - Nella mitologia greca, indovino della
stirpe degli Sparti, discendente dai nobili fondatori di Tebe, nella cui
leggenda ha un'ampia parte. Da Omero in poi (nell'
Odissea Ulisse lo
interroga e ne riceve le profezie) compare in tutta la letteratura classica,
come cieco e saggio preveggente. La sua cecità è spiegata
diversamente nelle varie tradizioni, che concordano però nell'attribuire
a
T. l'arte divinatoria come compenso per la vista perduta. Morì
dopo l'occupazione di Tebe da parte degli Epigoni e la sua tomba divenne sede di
un oracolo.