Patol. - Termine con il quale viene indicato
qualsiasi processo infiammatorio acuto, subacuto o cronico della ghiandola
tiroide. La
t. acuta, spesso di origine batterica, è
caratterizzata da febbre alta, tumefazione e dolore vivo nella regione anteriore
del collo. Grazie alla terapia antibiotica e antinfiammatoria ha sempre un
decorso benigno. La forma
subacuta, detta
t. di De Quervain, ha un
andamento più lento e graduale rispetto alla forma acuta. Solitamente
preceduta da un'infezione virale, va incontro a guarigione spontanea e solo in
alcuni casi può dare luogo a uno stato di ipotiroidismo. La forma di
t. cronica più comune, di natura autoimmune, è la
t. di
Hashimoto o
t. cronica linfocitaria. Caratterizzata dal lento e
progressivo sviluppo di un gozzo diffuso, si manifesta inizialmente come una
tireotossicosi, ma col tempo mostra un quadro clinico di ipotiroidismo
accompagnato dalla produzione nel sangue di anticorpi antitiroide e dalla
presenza, nella ghiandola, di un infiltrato diffuso a carattere linfocitario. In
alcuni casi questa forma guarisce spontaneamente (soprattutto in età
giovanile), mentre in altri viene tenuta sotto controllo mediante
somministrazione di antinfiammatori steroidei e, nel caso di esiti in
ipotiroidismo, di ormoni tiroidei. La
t. lignea di Riedel, così
chiamata per l'eccezionale indurimento della ghiandola, è una rara
t.
cronica caratterizzata da un'intensa e progressiva fibrosi. Essa si
manifesta con un aumento del volume del collo, accompagnato dalla compressione
degli organi prossimali e quindi da dispnea, disfagia e disfonia. Per questa
forma la terapia è soltanto chirurgica.