Insieme delle misure e dei sistemi di
misurazione tipografici. L'esigenza di introdurre una normazione e
un'unificazione nel campo delle misure tipografiche si fece sentire fin
dall'inizio, in quanto anticamente ogni tipografo provvedeva alla fusione dei
caratteri adottando misure arbitrarie. Il primo tentativo di unificazione risale
al 1723, quando Martin Fertel ideò il prototipo che dava una misura
sistematica. Nel 1742 il belga Simon Fournier introdusse nella pratica il
sistema di Fertel: divise in sei parti il carattere più piccolo di
allora, detto
non-pareille e chiamò ognuna delle sei parti
punto tipografico. Bisogna arrivare però al 1770 per avere un
organico sistema per la misurazione delle dimensioni dei caratteri di stampa e
dei bianchi tipografici, grazie al francese François Didot che
creò il prototipo dell'attuale tipometro basandosi sul
piede del
re. I sistemi oggi usati in tutto il mondo sono il sistema Didot e il
sistema anglo-americano (British-American Point System), le cui unità di
misura sono rispettivamente il
punto Didot = 0,376065 mm e il
point
= 1/72'' = 0,013837 pollici = 0,351 mm. Nel sistema Didot l'unità
multipla del punto tipografico è la
riga = 12 punti = 4,513 mm.
Nel sistema anglo-americano 12
point costituiscono l'unità
multipla detta
pica = 4,218 mm. Il punto Didot e il
point sono il
risultato dell'unificazione di numerose altre unità di sistemi precedenti
fra cui: il sistema belga Fournier (1 punto = 0,347 mm); il sistema tedesco
Leipziger (1 punto = 0,363 mm); il sistema austriaco Haase (1 punto = 0,356 mm);
il sistema inglese Caslon (1 punto = 0,353 mm).