Denominazione di diversi recipienti, solitamente a forma
di tronco di cono diritto, più raramente cilindrici o a tronco di cono
rovesciato, utilizzati per varie operazioni industriali. • Ind. alim. -
Recipiente costituito da doghe in legno tenute insieme da cerchiature di ferro,
destinato a contenere le uve pigiate durante la fermentazione alcolica
tumultuosa; di solito è aperto superiormente ed è provvisto
all'interno di uno sportello per facilitare l'estrazione delle vinacce. ║
T.-botte: recipiente utilizzato non solo per la fermentazione dell'uva,
ma anche per la conservazione del vino; differisce dai normali
t. solo
per la chiusura ermetica superiore. ║
Botte-t.: recipiente
impiegato appositamente per la conservazione a lungo termine del vino; è
costituito da comuni botti in legno pregiato (rovere), munite di uno sportello
inferiore e di uno sportello superiore. Oggi nella grande industria vinicola per
la fermentazione e la conservazione del vino si utilizzano preferibilmente
vasche in cemento e serbatoi in acciaio inossidabile o in plastica rinforzata
con fibre in vetro, mentre le botti in legno pregiato vengono usate per
l'invecchiamento. • Ind. cart. -
T. mescolatore o
vasca
olandese: V. OLANDESE. • Metall. -
Nell'altoforno, la parte a forma di tronco di cono che si trova tra la bocca e
il ventre. ║
Forno a basso t.: bassofuoco nel quale il
t. ha
forma cilindrica. • Ind. tess. - Utilizzato per tingere fibre animali o
vegetali in fiocco, il
t. è composto di una vasca nella quale
viene fatto circolare il bagno di tintura e vengono posti portamateriali
estraibili contenenti il fiocco alla rinfusa; una pompa fa circolare il bagno,
che viene recuperato tramite spremitura del fiocco tinto. • Ind. estratt.
-
T. delle miniere di zolfo: tavolato rettangolare recintato da basse
pareti verticali costituite pure da tavole. Quando lo strato di zolfo
corrispondente alla prima colata si è solidificato, nuove pareti
verticali vengono innalzate e ancorate al blocco già formato, mentre le
vecchie pareti sottostanti si demoliscono. Questo procedimento consente di
ottenere strati sovrapposti di zolfo, di pochi centimetri di spessore per
ciascuna colata. I blocchi così costituiti vengono poi frantumati facendo
brillare delle mine.