Mit. - Figlio di Pelope e di Ippodamia e fratello
gemello di Atreo.
T. divenne l'amante di Erope, moglie di Atreo, il
quale, per vendicarsi dell'affronto e per impedire al fratello di insidiargli il
trono, uccise tre dei suoi figli e con le loro carni imbandì una cena che
servì all'ignaro
T. Al termine del pasto gli mostrò le
braccia e le teste provocando il disgusto e l'odio del gemello che maledisse la
stirpe di Atreo e si rifugiò presso il re Tesproto; in seguito raggiunse
a Sicione la figlia Pelopia. Secondo quanto rivelatogli da un oracolo, la sua
vendetta sul fratello avrebbe potuto compiersi per mano di un figlio che
T. avrebbe dovuto genare con Pelopia. Dall'atto incestuoso nacque Egisto
che successivamente riuscì a uccidere Atreo e consegnare il Regno di Argo
al padre. Storia tragica per eccellenza, il mito di
T. è stato
utilizzato da numerosi autori tra cui Eschilo, Sofocle ed Euripide, che ne
fecero il nucleo di alcune loro tragedie.