(o
T'ienching o
Tianjin). Città
(4.575.000 ab.) della Cina settentrionale, nella provincia di Hebei, all'interno
della quale costituisce un municipio indipendente (il cui agglomerato urbano si
estende per 4.000 kmq e comprende 9.570.000 ab.); è situata in una
pianura alluvionale nel punto di incontro di numerosi affluenti del fiume Bai
He, che nei pressi di
T. confluiscono nel Gran Canale dando vita al fiume
Hai. • Econ. - Fiorente attività commerciale garantita soprattutto
dal suo porto fluviale, che rappresenta lo sbocco dei traffici di Pechino e di
un vastissimo entroterra. Florida è l'attività delle industrie
chimiche, farmaceutiche, tessili, alimentari, meccaniche e del tabacco. •
St. - La città si sviluppò a partire dal 1860, quando fu aperta al
commercio estero. Numerosi Stati europei ottennero in
T. delle
concessioni che mantennero fino alla seconda guerra mondiale (l'Italia dal 1902
al 1947). Nel 1900 fu uno dei teatri degli scontri seguiti alla rivolta dei
Boxer. Nel 1937 fu invasa dai Giapponesi e venne liberata dalle forze cinesi nel
1945. Nel 1949 fu occupata dalle truppe di Mao. ║
Trattati di T.:
con il primo, concluso nel 1858 e ratificato nel 1860, Francia, Inghilterra,
Russia e Stati Uniti modificarono, a loro favore, le risoluzioni prese nel 1842
nei confronti della Cina al termine della guerra dell'oppio. In particolare fu
decretata la libera circolazione dei viaggiatori stranieri in Cina e la libera
navigazione delle navi straniere lungo il Chang Jang, furono aperti 10 nuovi
porti, ai missionari venne concesso di predicare e convertire al Cristianesimo e
infine venne scelta Pechino come sede delle rappresentanze straniere in Cina.
Con il secondo trattato, concluso nel 1884 e confermato nel 1885, la Cina
lasciò alla Francia il Tonchino e l'Annam.