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Teòforo.

Detto di quei nomi propri contenenti un nome divino, destinati a esprimere la devozione della persona che li porta nei confronti della divinità. Il termine può essere utilizzato sia come sostantivo sia come aggettivo. • Encicl. - I nomi t. venivano creati e imposti allo scopo di assicurare la protezione della divinità da essi ricordata agli individui che ne erano portatori: l'uso di attribuirli era pertanto imprenscindibile dall'esistenza di una concezione assai sviluppata e sentita delle divinità personali e di un rapporto di pietà individuale con le divinità stesse. Per le ragioni suddette i nomi t. si formarono soprattutto nelle grandi religioni politeistiche, anche se la propensione per il loro utilizzo si conservò successivamente nelle religioni monoteistiche. Nomi derivati da quelli delle divinità si possono incontrare anche presso popoli civilmente inferiori che praticavano religioni di tipo molto più primitivo rispetto a quelle politeistiche. La civiltà mesopotamica fornisce le forme cronologicamente più antiche di nomi t., costituite da una semplice definizione del rapporto intercorrente tra il portatore del nome e il dio in esso ricordato, oppure da brevi frasi esaltanti la divinità: come esempi si possono citare il sumerico Ur Nanshe (servitore della dea Nanshe) e il babilonese Nabū-Kudurri-usur (il dio Nabū protegga il confine). Attraverso la civiltà mesopotamica questo genere di nomi t. si diffuse nel Vicino Oriente antico e, quindi, anche nel monoteismo ebraico, in cui diversi nomi o epiteti di Dio (Adōn: signore) diventarono parti costitutive di nomi (Nēhemyāh: Yāh ha confortato). Nomi t. erano molto diffusi anche nell'antica Grecia, sia in forma aggettivale (Posidonio), sia in forma composta (Erodoro), sia in forme derivate dall'astratto theós (Teofane) o da nomi di divinità locali minori (Cefisodoto). I fenomeni di sincretismo del tardo paganesimo determinarono la penetrazione nel Cristianesimo di numerosi nomi t. non cristiani, alcuni dei quali si sono conservati fino ai nostri giorni (Isidoro: dono di Iside). Tra le formazioni t. di origine cristiana si possono annoverare Diotisalvi in italiano e Gottlieb in tedesco. Nomi t. sono ampiamente usati anche dai musulmani; citiamo la forma ‘Abd Allāh: servo di Allāh.