Imperatore d'Oriente. Figlio di Michele II, gli
succedette (829), proseguendone, in ambito religioso, l'atteggiamento
iconoclasta. Curò l'istruzione e la pubblica amministrazione e
riorganizzò l'esercito per fronteggiare gli assalti degli Arabi,
riportandone vittorie e sconfitte; condusse trattative con Venezia, con Ludovico
il Pio e con il califfo di Cordoba, per promuovere una lega contro gli Abbasidi.
Alla sua morte lasciò il potere al figlio, Michele III, ancora bambino,
sotto la reggenza della madre Teodora (m. 842).