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Tessitura.

L'arte del fabbricare, con una serie di operazioni artigianali o industriali, un tessuto mediante l'intreccio al telaio di un insieme di filati ottenuti da fibre tessili: la t. del cotone. ║ Il modo in cui si tesse: una t. fitta. ║ Lo stabilimento industriale e anche il reparto di un lanificio, in cui sono installati i macchinari necessari per fabbricare i tessuti partendo da filati già preparati: in periferia ci sono numerose t. ║ Per estens. - Qualsiasi lavoro eseguito a intreccio: la t. dei vimini di un cestello. ║ Fig. - In un'opera letteraria, poetica o narrativa, o in un lavoro teatrale, la disposizione, l'organizzazione che si dà agli eventi e alle idee: la t. del poema sembra molto innovativa. • Geol. - T. di una roccia: la disposizione spaziale assunta dai singoli componenti cristallini della roccia. • Agr. - T. del terreno: la composizione di un terreno in riferimento alla grandezza delle particelle solide che lo formano. • Mus. - In riferimento a una voce o a uno strumento musicale, l'estensione entro cui si svolge una melodia o una parte operistica: in particolare, è detta parte di t. alta (o acuta) quella che si tiene in media sulle note alte, parti di t. bassa e media quelle che si tengono rispettivamente sulle note basse e medie. • Costr. - In un fabbricato o in una qualsiasi costruzione, la distribuzione degli elementi resistenti (travi in legno o ferro, barre metalliche di armatura nel caso del cemento armato, ecc.) delle strutture portanti costituite da numerosi elementi paralleli (tetto, solaio, ecc.), in relazione alla disposizione delle altre strutture portanti principali (murature, travi perimetrali, ecc.). • Arte - La più elaborata espressione di t. artistica è rappresentata dall'arazzo, divenuto oggetto di grande interesse in numerosi Paesi non solo europei. In Francia, alle tradizionali e antichissime manifatture di Stato o private (Gobelins, Beauvais, Aubusson) e alle scuole di Strasburgo, Anger, Sèvres, si affiancarono nuovi ateliers (Saint-Cyr, Cauquil-Prince, Plasse Le Caisne e La Baume-Dürrbach, specializzato dal 1960 nell'esecuzione di arazzi da Picasso) e gallerie (La Demeure di Parigi). Le realizzazioni e le tecniche dell'officina di t. del Bauhaus furono riprese da Anni Albers (1899-1994), che ne promosse la diffusione negli Stati Uniti d'America, e da Gunta Stadler-Stölzl (1897-1983), che le fece conoscere in Svizzera. In Italia, notevole importanza ebbe l'attività privata di N. Berlinguer, nota peraltro come abile interprete di cartoni di Cagli, Guttuso, Mastroianni, Mirko, Fontana, ecc. Ulteriori innovazioni furono poi elaborate dalle scuole dell'Europa orientale, degli Stati Uniti e dell'America Latina: esse furono il risultato dell'intensificarsi, nel secondo dopoguerra, delle tendenze di sperimentazione volte a liberare questo tipo d'arte dai suoi limiti intrinseci, derivanti dall'impiego dei materiali e degli strumenti di lavorazione tradizionali. Il ricorso a nuovi materiali, dalle fibre sintetiche al metallo, così come la disponibilità di nuove tecniche, dagli antichi modi artigianali popolari al collage e all'assemblage, e l'intervento diretto dell'artista nell'esecuzione dell'opera concorsero a unificare creazione e produzione, eliminando il momento servile e meramente riproduttivo del processo artistico. L'abbandono, in molti casi, del vincolo a un supporto murale diede la possibilità di eseguire la t. in una nuova dimensione spaziale, creando forme tridimensionali tessute o sculture in fibra. La diffusione delle nuove tendenze fu favorita dall'allestimento di svariate mostre, tra le quali, oltre alla Biennale de la Tapisserie di Losanna, vanno menzionate la Woven forms (1963) e la Sculpture in fiber (1972) di New York, la Perspectief in textiel (1969) di Amsterdam e la Woven structures (1972) di Londra. Tra gli artisti più rilevanti possiamo citare: i polacchi M. Abakanowicz, B. Falkowska e W. Sadley, la croata J. Buić, i romeni R. e P. Jacobi, il ceco A. Kybal, gli spagnoli Aurelia Muñoz e J. Grau-Garriga, la svizzera E. Giauque, l'olandese H. Scholten, gli statunitensi L. Tawney, E. Rossbach, K. Sekimaki. ║ Il modo in cui vengono adoperati, in un dipinto, gli elementi figurativi: t. cromatica. • Ind. tess. - Nota fin dal Neolitico, la t. ebbe origine dalla pratica di intrecciare materiali vegetali (giunchi, vimini e altri elementi non filati) per fabbricare cesti, stuoie, ecc. Rimasta un'attività di tipo artigianale fin verso la fine del XVIII sec., si meccanizzò in seguito alle importanti innovazioni apportate al tradizionale telaio a mano, che permisero la nascita e il rapido sviluppo dell'industria tessile. La t. viene eseguita al telaio. Nella maggior parte dei casi l'intreccio (V. anche TESSUTO) risulta formato da una serie di fili paralleli detti di ordito e da un filo continuo detto di trama che, andando da un'estremità all'altra del tessuto, viene fatto passare tra i primi. Nel corso della t. determinati elementi del telaio, chiamati licci, alzano o abbassano, a seconda del tipo di armatura prestabilito, una parte dei fili d'ordito, aprendo così un varco per il passaggio del filo di trama. Una volta riportati dai licci nella posizione originaria, i fili d'ordito si spostano come prima ma in verso contrario, per consentire nuovamente il passaggio di un altro filo di trama, e via di seguito; le trame inserite, spinte l'una contro l'altra dal pettine del telaio, formano così il tessuto. I tipi di tessuto ottenuti variano a seconda delle modalità con cui vengono abbassati o sollevati i fili d'ordito (V. TELAIO). I tessuti vengono quindi tolti dal telaio e sottoposti a numerose verifiche, che consentono di rilevare le caratteristiche meccaniche proprie di ciascuno di essi. Prima di essere venduta, la pezza grezza subisce inoltre svariati trattamenti di finitura, finalizzati a eliminare i difetti di t., la peluria che riveste la superficie del tessuto o le materie vegetali che esso può contenere, a conferire un tatto più morbido, una migliore copertura, un maggior corpo, ecc., a dare l'esatto grado di umidità, a fissare definitivamente le dimensioni della pezza, a ricoprire la superficie di uno strato particolare o a ottenere effetti speciali, a tingere, candeggiare, impermeabilizzare, ecc. Dal tipo di tessuto dipendono tanto la quantità quanto la qualità dei trattamenti.