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Terrore.

Sentimento di paura incontenibile, di intenso sgomento. ║ Persona o cosa che incute timore. • Med. - Forma di paura incontrollata e particolarmente intensa con inibizione psicomotoria generale. Il t. è spesso legato alla proiezione di fantasmi inconsci spesso di tipo persecutivo su persone, cose o situazioni. • St. - Il T.: periodo storico della Rivoluzione francese; più precisamente, il regime politico instaurato in Francia dai Giacobini dal 2 giugno 1793 (cacciata dei Girondini dalla Convenzione) al 27 luglio 1794 (caduta del Governo di Robespierre). Il T. coincise con un periodo di grandi emergenze (guerra, crisi economica, lotte civili interne come in Vandea) a cui il Governo giacobino rispose con una politica forte e dirigistica (requisizioni, prezzi calmierati, beni di massa) con cui fu possibile fronteggiare le necessità economiche e militari del momento. Il potere risultò accentrato nelle mani del capo del Partito giacobino, M.-M.-I. de Robespierre, e dei suoi più stretti collaboratori e si caratterizzò per la spietata repressione dei sospetti di attività controrivoluzionaria. Un bilancio delle vittime del T. parla di 16.000 persone mandate alla ghigliottina in base a una sentenza a cui vanno però aggiunte altre migliaia senza processo. Sospesa la Costituzione nel 1793, il regime conferì pieni poteri a un Comitato di salute pubblica, preposto alla diplomazia, alla guerra e alla vita economica della Francia, e a un Comitato di sicurezza generale che applicava le nuove leggi sui sospetti e l'attività dei Tribunali straordinari. Nelle province o nelle armate la repressione dei sospetti e dei controrivoluzionari fu affidata ai rappresentanti della Convenzione in missione, tra i quali si distinse per particolare ferocia P. Barras. Organizzato e teorizzato da L.-A.-L. Saint-Just, il T. fu contraddistinto anche da una serie di importanti misure in campo sociale ed economico. Il clima di repressione si attenuò momentaneamente con le vittorie delle armate rivoluzionarie (ottobre-dicembre 1793), ma riprese quando Robespierre accusò ed eliminò i moderati hebertisti (14-24 marzo 1794) e gli "indulgenti" di G.-J. Danton (30 marzo - 5 aprile 1794). Poi, con l'estensione della competenza del Tribunale rivoluzionario di Parigi all'intero territorio nazionale (16 aprile 1794) e con l'abolizione di tutti i diritti dell'accusato (8 giugno 1794), la Convenzione inaugurò la stagione del Grande T., che in poco più di un mese condannò a morte oltre un migliaio di parigini. La prima grande vittoria delle truppe rivoluzionarie, quella di Fleurus (26 giugno 1794), che spalancò alla Francia le porte del Belgio, allentò la tensione interna e spinse molti deputati alla sollevazione contro Robespierre che aveva annunciato (26 luglio 1794) una nuova epurazione dei deputati presunti colpevoli di corruzione e di delitti contro la Rivoluzione e il popolo. Si ebbe così la reazione "termidoriana" (9 termidoro, 27 luglio 1974) che portò al patibolo Robespierre, Saint-Just e una ventina di seguaci e pose fine al T. rosso, cui seguì la stagione del T. bianco. ║ T. bianco: nome dato ai movimenti controrivoluzionari suscitati dai realisti monarchici contro i loro avversari. Il nome deriva dal colore della bandiera dei Borboni di Francia. Il primo T. bianco si sviluppò nel maggio 1795, dopo i tumulti del popolo (12 germinale e 1° pratile) conseguenti alla grave crisi economica. Si esaurì dopo una ripresa in Provenza alla fine del 1796 in concomitanza con la scoperta della cospirazione degli Eguali. Il secondo T. bianco, manifestatosi dopo la disfatta di Napoleone a Waterloo (18 giugno 1815), fu più violento del primo e si protrasse per tutta l'estate del 1815, connotando con le sue efferatezze la seconda Restaurazione. Le prime repressioni ebbero carattere spontaneo nelle province occidentali e soprattutto sud-orientali della Francia, dove si formarono delle bande nei boschi (i verdets) che massacrarono protestanti e giacobini, con il tacito consenso dei nobili oltranzisti. Il Governo, che aveva escluso dall'amnistia del 28 giugno 1815 i responsabili dei Cento giorni, si trovò a istituire un t. legalizzato: condanna ed esecuzione dei militari che avevano solidarizzato con Napoleone nei Cento giorni (come il maresciallo Ney), istituzione di Tribunali eccezionali creati appositamente per giudicare i delitti politici, deportazione dei colpevoli di grida sediziose e dei portatori di coccarde tricolori, espulsione dei regicidi (1816).