Strumento mediante il quale si misura la
temperatura di corpi allo stato solido, liquido o gassoso. ║ Fig. -
Elemento che viene assunto come indizio o indice per valutare fenomeni sociali,
economici e politici:
questa protesta è il t. del malcontento
generale. • Fis. - Poiché la temperatura è una grandezza
intensiva, non possono essere costruiti campioni utilizzabili come unità
di misura della temperatura; è necessario, pertanto, stabilire una
scala di temperatura, ossia un insieme di regole che permettano di
assegnare valori numerici differenti a diversi stati termici di uno stesso
sistema termodinamico. Esistono due diversi tipi di scale di temperatura,
denominati
scale empiriche e
scale termodinamiche. Una scala
empirica viene determinata scegliendo una particolare sostanza (
sostanza
termometrica), una sua proprietà (
proprietà
termometrica), una relazione, possibilmente lineare, che colleghi la
temperatura con la proprietà scelta, e assegnando valori numerici della
temperatura corrispondente a particolari stati termodinamici della sostanza
termometrica. Nelle scale empiriche vengono usualmente scelti come valori di
riferimento la temperatura del ghiaccio fondente e la temperatura di ebollizione
dell'acqua, a pressione normale: i differenti valori assegnati a tali punti
fissi (0 e 100, 0 e 80, 32 e 212) conducono, rispettivamente, alla
scala
Celsius o
scala centigrada, alla
scala Réamur e alla
scala Fahrenheit (V. FAHRENHEIT, GABRIEL
DANIEL). Tali scale presentano l'inconveniente di dipendere sia dalla
sostanza termometrica utilizzata, sia dalla proprietà scelta; tale
inconveniente viene superato nella cosiddetta
scala assoluta o
scala
Kelvin (V. KELVIN, WILLIAM THOMSON, LORD) o
scala Rankine, nella quale si fa riferimento a un qualsiasi gas perfetto,
e come proprietà viene scelta la funzione termometrica
At =
lim (
pV)
t per
p→0, cioè, a una
data temperatura, il limite del prodotto del volume per la pressione, quando
p tende a 0. La scala termodinamica, invece, si basa su una immediata
conseguenza del secondo principio della termodinamica, e cioè sul fatto
che, in un ciclo di Carnot, il rapporto fra le quantità di calore
scambiate è indipendente dal particolare ciclo considerato e dal fluido
utilizzato, e dipende solo dalle temperature alle quali avvengono gli scambi di
calore; analiticamente, si ha
dove
T è la temperatura termodinamica. In particolare, in
una macchina termica funzionante secondo un ciclo di Carnot reversibile, in cui
il fluido sia un gas perfetto, il rapporto tra i calori scambiati è pari
al rapporto tra le temperature assolute delle due isoterme alle quali avvengono
gli scambi:
dove θ indica la temperatura assoluta. Pertanto, fra le due scale
termometriche, assoluta e termodinamica, esiste una relazione di
proporzionalità diretta; ponendo, in particolare,
T = θ,
cioè scegliendo come costante di proporzionalità 1, è
possibile misurare direttamente la temperatura termodinamica utilizzando un
t. a gas perfetto. A differenza delle scale empiriche, la scala
termodinamica necessita di un unico punto fisso, che viene convenzionalmente
stabilito assegnando il valore
T = 273,
16 al punto triplo
dell'acqua. Il
t. a gas perfetto fa parte dei cosiddetti
t.
primari,
t. funzionanti in base a un'equazione di stato; essi
forniscono una misura diretta della temperatura, e sono pertanto utilizzati
principalmente per misure di temperatura termodinamica. Da essi si distinguono i
t. secondari, che danno una misura indiretta della temperatura, in quanto
devono essere tarati per confronto con un
t. primario; di questo tipo
sono i
t. correntemente utilizzati sia in campo scientifico sia in campo
industriale. A causa delle difficoltà connesse alla misurazione diretta
della
t. termodinamica, è stata introdotta una scala empirica,
detta
scala internazionale, basata sulla scelta di 17 punti fissi fra 3 e
1.400 K, facilmente riproducibili con grande esattezza; mentre i punti fissi
sono determinati mediante
t. primari, le temperature della scala
internazionale vengono rilevate mediante
t. campione non necessariamente
primari. Caratteristiche essenziali di un
t. sono: la
sensibilità, misurata dalla più piccola variazione di
temperatura rilevabile; la
precisione, indicata dalla differenza tra la
temperatura misurata e quella effettiva; il
campo di misura, ossia i
valori di temperatura che il
t. è in grado di rilevare. I
t. possono essere classificati in base al principio di funzionamento: si
parla pertanto di
t. meccanici, in cui la variazione di temperatura
provoca la variazione di volume di una determinata sostanza,
t.
elettrici, nei quali la variazione di temperatura viene convertita in
tensione elettrica o in variazione di resistenza elettrica,
t. a
radiazione,
t. acustici,
t. a rumore termico,
t. magnetici,
t. dielettrici. ║
T. a liquido in vetro:
t. meccanici
costituiti da un bulbo di vetro collegato a un capillare di sezione costante,
riempiti in parte con il liquido termometrico. Molto usato come liquido è
il mercurio, il cui campo di misura comprende temperature fra -39,9 °C e
356,7 °C; tale scelta è giustificata sia da tali valori, sia dal
coefficiente volumico di dilatazione termica piuttosto elevato, che consente una
buona sensibilità. Per temperature più basse può essere
utilizzato alcool clorato (fino a circa -80 °C) o pentano (fino a -200
°C). ║
T. a liquido con elemento elastico a molla:
t.
meccanici nei quali la dilatazione del liquido viene impedita e la variazione di
temperatura è misurata rilevando la variazione di pressione. Il liquido
di riempimento è generalmente il mercurio. ║
T. a tensione di
vapore:
t. meccanici basati sulla variazione della pressione di un
liquido in equilibrio con il suo vapore saturo contenuto in un bulbo. La
temperatura viene ricavata dalla tensione di vapore e dalla relazione, nota, tra
la pressione e la temperatura per la sostanza in esame. Tali
t. trovano
applicazione in campo industriale e alle basse temperature. ║
T. a
termocoppia:
t. elettrici basati sui fenomeni connessi alla
termoelettricità. Sono schematicamente costituiti da un circuito
termoelettrico bimetallico, in cui una delle due giunzioni (
giunto
freddo) viene mantenuta a temperatura costante, mentre l'altra (
giunto
caldo) viene posta nel corpo di cui si vuole misurare la temperatura
T: inserendo nel circuito un voltmetro, la tensione misurata dipende solo
dalla temperatura
T. ║
T. a resistenza:
t. elettrici
molto precisi, costituiti da un filamento conduttore, la cui variazione di
resistenza, misurata mediante opportuni dispositivi (ponte di Wheatstone),
risulta essere proporzionale alla variazione di temperatura.
T. di questo
tipo possono essere usati in un vasto campo di temperatura, hanno grande
sensibilità (possono rilevare variazioni di 0,0001 °C) e si prestano
per effettuare misure a distanza del corpo in esame. ║
T. a
radiazione o
pirometri:
t. ottici utilizzati per temperature
molto elevate, superiori a 1.000 K, che si basano sulla radiazione emessa dal
corpo stesso. ║
T. acustici:
t. che si basano sulla
misurazione della velocità del suono in un gas perfetto, utilizzando
tecniche interferometriche in un risonatore cilindrico. I
t. acustici
sono
t. primari; a causa delle numerose e complesse correzioni necessarie
per il loro utilizzo, la termometria acustica non ha ancora sostituito quella a
gas come termometria primaria. ║
T. a rumore termico:
t.
basati sulla relazione esistente fra il valore quadratico medio della tensione
ai capi di un bipolo metallico o semiconduttore e la temperatura termodinamica
T. ║
T. magnetici:
t. basati sulla misurazione della
suscettività magnetica di un opportuno sale paramagnetico. Vengono
impiegati per temperature molto basse, al di sotto di 1 K. ║
T.
dielettrici:
t. basati sulla variazione della polarizzazione
elettrica di un gas in funzione della temperatura. ║
T. a massima e
minima:
t. utilizzati per rilevare la
t. massima e minima
raggiunte in un dato intervallo di tempo. Un
t. a massima e minima
è costituito da un tubo ripiegato a U e utilizza, come fluido
termometrico, alcool; la colonna di alcool è interrotta da un tratto
riempito di mercurio, su cui galleggiano due cilindretti di ferro, scorrevoli
con frizione. Al variare della temperatura, l'alcool passa attraverso i
cilindretti, ma non il mercurio, e la posizione raggiunta dai cilindretti indica
i valori massimi e minimi raggiunti. A misurazione effettuata, i cilindretti
vengono riportati in posizione, sul mercurio, mediante una piccola calamita.