Luminescenza ottenuta in alcuni materiali
solidi in seguito a riscaldamento a temperatura superiore rispetto alla normale
temperatura ambiente, ma inferiore rispetto a quella a cui si manifesta il
fenomeno di incandescenza. La
t. è quindi un'emissione di energia
elettromagnetica prodotta da solidi elettricamente isolanti, in seguito
all'aumento di temperatura; successivi cicli di riscaldamento non danno
più luogo a fenomeni di
t. Il fenomeno della
t. è
piuttosto complesso, poiché coinvolge numerosi processi elettronici e
ionici caratteristici dei corpi isolanti; può essere suddiviso
schematicamente in due stadi. Nel primo stadio, il solido isolante, a
temperatura non elevata, viene eccitato, accumulando energia; nel secondo stadio
viene sospesa l'eccitazione, e in alcuni casi il cristallo restituisce parte
dell'energia immagazzinata sotto forma di luce (
fosforescenza):
riscaldando successivamente il campione, si verifica un'emissione di luce la cui
intensità presenta uno o più massimi, detti
bande o
picchi di t. Tali bagliori caratterizzano qualitativamente il fenomeno e
possono essere accompagnati da una variazione più o meno vistosa del
colore della sostanza: si ottiene così dalla chinina, riscaldata a 100
°C in ambiente scuro, una luce blu intensa, e dalla fluorescina a 300
°C luce rosa, verde o viola. La
t. trova applicazione nella
dosimetria di radiazioni ionizzanti, per misurare la dose di radiazioni nelle
diagnosi e nelle terapie cliniche, nella radioprotezione e nella dosimetria
ambientale; viene inoltre utilizzata per datare campioni archeologici e rocce,
anche se tale metodo è soggetto a notevoli incertezze.