Attinente al fenomeno, detto
effetto
t., della emissione di elettroni da un metallo portato a temperatura
elevata:
corrente t. ║
Effetto t.: fenomeno consistente
nella emissione di elettroni da parte di un metallo posto nel vuoto e riscaldato
a elevata temperatura. Scoperto da Th.A. Edison nel 1883, il riconoscimento
della natura elettronica dell'emissione è di qualche anno posteriore, e
la prima spiegazione completa del fenomeno è dovuta a O.W. Richardson:
per questo motivo tale fenomeno prende talvolta il nome di
effetto
Edison-Richardson. Per la sua osservazione si pone, in un recipiente a
perfetta tenuta a vuoto spinto, un filo metallico (platino o altro) funzionante
da catodo, circondato da un cilindro di metallo che serve da anodo. Una batteria
elettrica carica positivamente l'anodo, stabilendo una differenza di potenziale
fra i due elettrodi; se si rende incandescente il catodo, cioè il filo
metallico, e la tensione è sufficientemente alta da annullare gli effetti
di carica spaziale, si forma una corrente elettronica che va dal catodo
all'anodo, e tutti gli elettroni emessi sono raccolti dall'anodo (
regime di
saturazione). L'effetto
t. è di grande importanza per varie
applicazioni in campo tecnico, soprattutto per la produzione di valvole
termoioniche, come i diodi, i triodi, ecc. ║
Tubi t.: tubi
elettronici nei quali gli elettroni sono emessi, per effetto
t., da un
catodo ad alta temperatura.