(dal greco
theós: divinità
e
fágo: mangio). Consumazione della carne di una vittima
sacrificale offerta alla divinità e identificata con essa. Diffusa in
alcune tribù di aborigeni australiani e in gruppi etnici a struttura
sociale totemica, tale pratica viene a volte assimilata ai sacrifici propri
delle religioni politeistiche, nei quali a una certa divinità viene
offerto un animale che è la sua vittima preferita e che è ad essa
connesso nel mito e nell'iconografia (la cerva per Artemide, il toro per
Dioniso, ecc.): tuttavia, la
t. vera e propria si ha solo quando il
sacrificante ha piena coscienza del carattere divino dell'animale che
offre.