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Tenàglia.

Attrezzo costituito da due bracci incrociati, uniti da un perno, che viene usato per far presa su qualcosa e stringerlo: levare i chiodi con le t. A t.: detto di oggetto che per forma o funzionamento è simile a una t. ║ Fig. - Indica la difficoltà a far parlare una persona: bisogna usare le t. per strappargli di bocca la verità. • Tecn. - La t. è caratterizzata da due bracci mobili (che fungono da leve di primo grado) attorno a un perno (che costituisce il fulcro). Le parti più lunghe di questi bracci ne formano l'impugnatura, mentre le più corte, che insieme formano la ganascia o guancia, sono incurvate e terminanti a spigolo acuto, talvolta tagliente per tranciare i pezzi. Pur nella sostanziale conformità, i tipi di t. variano secondo le operazioni che si devono eseguire (estrarre chiodi, afferrare profilati, tubi o pezzi riscaldati nelle lavorazioni meccaniche e di fucinatura, ecc.). Vengono dette t. anche i grossi organi di presa utilizzati negli impianti metallurgici e meccanici per sollevare e trasportare pezzi di grande dimensione. • Med. - In odontoiatria, le pinze per le estrazioni dentarie. • Mil. - Manovra a t.: mossa strategica con cui un esercito arriva contemporaneamente sui due fianchi dello schieramento nemico (l'espressione è usata anche nel linguaggio sportivo: la squadra neutralizzò la difesa avversaria con un'abile manovra a t.). ║ Lanciasiluri a t.: tipo di lanciasiluri formato da una coppia di morse che trattengono il siluro sul fianco delle piccole siluranti (MAS, imbarcazioni) per lasciarlo cadere in acqua al momento del lancio. • Arch. - Elemento che ricorda nella forma una t. aperta, inserito nelle fortificazioni (fine del XVII sec.) per sottoporre l'eventuale assalitore a un tiro incrociato. • Edil. - Scala a t.: tipo di scala usato soprattutto in edifici a carattere monumentale. • Zoot. - Attrezzo impiegato per imprimere sull'orecchio del bestiame il tatuaggio a inchiostro, oppure per applicarvi targhe metalliche attraverso perforazione; è usato anche per il taglio di unghie del bestiame allevato in stalla. • Zool. - Al plurale e nell'uso corrente, le chele di crostacei e scorpioni.