Chim. - Polimero a struttura complessa,
contenente cloro o un altro alogeno, che costituisce il prodotto terminale delle
reazioni di telomerizzazione. • Gen. - Sequenza terminale dei cromosomi
eucariotici. Insieme al centromero e alla sequenza che funge da origine della
replicazione, il
t. costituisce uno degli elementi sequenziali minimi del
DNA necessari ad assicurare le funzioni cromosomiche. Esso è formato da
svariate repliche in tandem di una breve sequenza contenente alcuni nucleotidi T
e un blocco di nucleotidi G, questi ultimi disposti sempre all'estremità
3' della molecola di DNA e in grado di ripiegarsi a formare una speciale
struttura capace di proteggere l'estremo del cromosoma. Queste brevi sequenze
ripetute, sintetizzate da enzimi specifici detti telomerasi, non codificano un
RNA o una proteina, ma giocano un ruolo fondamentale nella replicazione dei
tratti terminali del DNA cromosomico: più in particolare, esse permettono
di mantenere costante la lunghezza dei cromosomi durante le ripetute divisioni
cellulari. In questo modo viene evitato che l'incapacità delle DNA
polimerasi di replicare l'intera sequenza cromosomica si traduca in un
accorciamento vieppiù accentuato della lunghezza complessiva del
cromosoma e nella conseguente perdita di geni fondamentali. Sebbene il loro
numero vari a seconda dell'organismo, del tipo di cellula e perfino
dell'età della cellula, queste sequenze ripetute risultano molto simili
in organismi diversi come protozoi, funghi, piante superiori e mammiferi:
nell'uomo, per esempio, la sequenza TTAGGG risulta identica a quella del
Trypanosoma, e molto simile alle sequenze TTTAGGG della pianta
Arabidopsis e TTGGGG del ciliato
Tetrahymena.