Dispositivo che consente la trasmissione della
voce e di suoni a distanza, trasformando le vibrazioni acustiche in segnali
elettrici e viceversa. ║ Apparecchio dotato di microfono e di ricevitore,
dal quale si parla e si ascolta nelle conversazioni telefoniche con un'altra
persona a distanza, dotata di un apparecchio analogo. ║ Impianto
telefonico nel suo complesso:
l'appartamento non è dotato di t.
║
T. pubblico:
t. posto in esercizi pubblici o in altri
luoghi aperti al pubblico, destinato all'utilizzo di chiunque desideri
telefonare, mediante il pagamento di una somma stabilita o introducendo gettoni
o schede telefoniche nell'apparecchio stesso. ║
T. senza filo o
cordless: apparecchio telefonico costituito da una base fissa collegata
alla rete telefonica e da un apparecchio a batteria, dotato di ricevitore,
trasmettitore e tastiera, con il quale si può telefonare entro una
distanza dalla base di almeno 50 m, se all'interno dell'abitazione e di 200 m se
all'esterno. ║
T. viva voce: apparecchio telefonico dotato di un
ricevitore con altoparlante, che consente di conversare dall'interno di un
ambiente senza alzare la cornetta. ║
T. multifunzione: apparecchio
telefonico dotato di funzioni accessorie, quali la segreteria telefonica, la
segnalazione di messaggi in arrivo durante una comunicazione, ecc. ║
T.
multifrequenza: apparecchio telefonico con il quale sono possibili vari tipi
di comunicazioni multiple su una stessa linea, come la conversazione con
più persone contemporaneamente o la commutazione delle chiamate ad
un'altra linea. ║
T. cellulare o
telefonino o
cellulare:
t. portatile che utilizza il sistema di trasmissione
radio della telefonia cellulare (V. TELEFONIA),
cioè unisce alla tecnologia dei sistemi di comunicazione radio quella dei
computer. I primi
t. cellulari, basati sulla tecnologia analogica - ETACS
(v. ETACS) -, comparvero in Europa e negli Stati
Uniti intorno agli anni Settanta; quelli di seconda generazione, basati sulla
tecnologia digitale - GSM (V. GSM) -, si diffusero
dal 1995. Oggi stanno per essere immessi sul mercato quelli di terza
generazione, che si avvalgono di una tecnologia digitale avanzata - UMTS
(V. UMTS). ║ Specificato da un aggettivo
qualificativo, servizio telefonico gestito da privati, istituito per prestare
aiuto a una determinata categoria di persone:
t. amico
(V.),
t. azzurro
(V.),
t. rosa
(V.). • Telecom. - Un apparecchio
telefonico è generalmente composto da un
microfono, che trasforma
i segnali acustici in segnali elettrici;
da un
ricevitore, che
effettua la conversione inversa; da un
gancio commutatore per commutare
lo stato di riposo nello stato di impiego;
da una
tastiera o da un
disco combinatore, per la trasmissione dei segnali necessari all'accesso
alle comunicazioni desiderate; da componenti che amplificano eventualmente il
segnale, attenuano disturbi, ecc. Il microfono converte l'energia associata
all'onda acustica in energia meccanica di vibrazione di una lamina; esso
è schematicamente costituito da un dispositivo contenente al proprio
interno polvere o granuli di carbone, dotato di un fondo fisso e di una parte
anteriore mobile che, sotto l'azione delle onde sonore, può aumentare o
diminuire la pressione cui sono sottoposti i granuli di carbone. Il tutto
funziona come un resistore di resistenza variabile con legge analoga alla
variazione di pressione e, quindi, analoga alla variazione di energia legata
all'onda acustica provocata dalla voce; la capsula a resistenza variabile
è a sua volta inserita in un circuito elettrico alimentato a tensione
costante: la corrente elettrica che percorre il circuito varia con la legge di
variazione della resistenza e risulta modulata con legge perfettamente analoga
alla forma dell'energia acustica corrispondente. In modo simile a quanto avviene
nella capsula microfonica, e con trasformazioni di energia perfettamente
reciproche, è realizzato il ricevitore telefonico; la trasformazione
dell'energia elettrica in energia meccanica di vibrazione di una lamina si
ottiene mediante un elettromagnete, il cui avvolgimento è percorso dalla
corrente di linea. La conseguente magnetizzazione attira con forza variabile
un'ancorina cui è connessa la lamina vibrante; si ottiene in tal modo la
vibrazione della lamina, che provoca nell'ambiente circostante la creazione di
un'onda cui è connessa un'energia perfettamente compatibile all'energia
di un'onda acustica: l'effetto che si ottiene è quello della voce. Nella
commutazione telefonica automatica, la tastiera o il disco combinatore servono a
trasmettere alla centrale il numero dell'utente richiesto. La trasmissione del
numero è ottenuta mediante brevi interruzioni della corrente di linea,
separati da pause, che si susseguono alla frequenza di circa 10 al secondo
(
sistema a impulsi o
decadico), oppure da segnali fonici,
costituiti da coppie di correnti a frequenze diverse, mediante i quali vengono
codificati i vari numeri (
sistema a toni). Il sistema a toni, supportato
solo da
t. a tastiera, è destinato a sostituire gradualmente il
sistema a impulsi, realizzato per primo e funzionante con centrali
elettromeccaniche; con tale sistema, infatti, è possibile inviare in
linea due segnali ausiliari oltre ai dieci numeri, l'
asterisco * e il
cancelletto #, mediante i quali sono accessibili particolari servizi.
• Encicl. - Il termine
t. venne utilizzato per la prima volta dal
fisico tedesco G. Hüth nel 1796 per indicare dispositivi per la generazione
e l'invio a distanza di segnali acustici; dopo quasi un secolo, nel 1863, lo
statunitense C.G. Page scoprì la possibilità di produrre suoni
mediante rapide variazioni di stato della magnetizzazione di un pezzo di ferro,
mentre al 1854 risale la scoperta del principio di riproduzione a distanza di
suoni per mezzo di correnti elettriche, ad opera del francese C. Bourseul. Le
prime realizzazioni di
t. elettrici si devono, tra gli altri, agli
italiani A. Meucci e I. Manzetti. Nel 1871 Meucci ottenne negli Stati Uniti un
caveat, ossia un atto pubblico di protezione di invenzione, per un
trasmettitore e ricevitore telefonico, ma a partire dal 1874 non richiese il
rinnovo dell'atto, per mancanza di fondi; nel 1876 lo scozzese A.G. Bell,
emigrato negli Stati Uniti, ottenne il brevetto in questo Stato per un
ricevitore e trasmettitore telefonico, in base al quale gli è stata
generalmente attribuita l'invenzione del
t.
Alexander Graham Bell inaugura il primo telefono