(da latino medioevale
telarium, der. di
tela:
tela). Apparecchiatura tramite la quale si esegue la
tessitura. ║ Per estens. - Denominazione generica di strutture che formano
l'armatura di apparecchiature, mobili, pannelli, ecc. ║
T. da
ricamo: piccolo attrezzo di legno, di forma rettangolare o circolare,
utilizzato per eseguire il ricamo a mano. • Artig. -
T. a lame
multiple: nella lavorazione del marmo, organo della segatrice impiegata per
il taglio in lastre dei blocchi. • Costr. - Struttura derivante dalla
connessione rigida di più aste ad asse rettilineo o leggermente
curvilineo. La sua stabilità è funzione dell'insorgenza di
sollecitazioni di flessione sulle aste ed è, dunque, condizionata alle
connessioni nei nodi; sono queste connessioni che danno vita a vincoli interni
di incastro e che rendono di norma la struttura internamente iperstatica.
• Ind. tess. - L'utilizzo del
t. per tessere risale a epoche
remote, essendo attestato già nell'antico Egitto. Largamente impiegato da
Greci e Romani, nonché in Oriente dagli Indiani, esso subì nel
XVIII sec. un incredibile sviluppo sotto il profilo tecnico. Innanzitutto, fu
costruito nel 1775 il primo telaio a più licci (
t. ad
agganciamento, con otto licci), cui fece seguito nel 1798 il
t. a
legatura di Verzier, che consentiva di montare fino a 80 licci. Per quanto
riguarda la dinamica di funzionamento del
t., nel 1733 fu ideato da J.
Kay di Bury il sistema di lancio della navetta che, poi, il figlio Robert
perfezionò negli anni a venire. L'introduzione di un unico organo motore
per tutti i movimenti fu, invece, merito di A. Möller di Danzica (fine XVI
sec.), che utilizzò disegni di Leonardo. Il comando degli organi del
t. fu, peraltro, un problema tecnico che si protrasse per lungo tempo: la
soluzione arrivò nel 1725 da B. Bouchon, la cui opera fu perfezionata da
J. Vaucanson. Il primo prototipo che faceva proprie tutte queste invenzioni fu
costruito nel 1808 da J.-M. Jacquard: la sua macchina, con qualche lieve
modifica, resta quella impiegata ancora oggi nell'industria tessile. ║
T. a mano: impiegato essenzialmente nella lavorazione artigiana,
si compone di vari organi manovrati dal tessitore mediante appositi pedali e
sorretti da un'incastellatura di legno. In particolare, questo tipo di
t.
prevede: un subbio per i fili di ordito; un subbio ove si avvolge il tessuto
appena formato; una banchina che completa il piano di tessitura; dei contrappesi
per regolare la tensione di ordito; delle carrucole cui sono solidali i licci,
la cassa battente, il pettine e il tempiale. Il modo di funzionamento è
il seguente: facendo pressione su una calcole, il tessitore determina
l'abbassamento di un liccio e l'innalzamento dell'altro, provocando in questo
modo la divaricazione dei fili di ordito e la formazione del passo; a questo
punto, viene lanciata la navetta portaspola che, attraversando il passo,
inserisce il filo di trama davanti al pettine e tira, quindi, a sé il
battente appeso alle cremagliere. Il pettine provvede a far scorrere il filo di
trama nell'ordito, accostandolo ai precedenti già sistemati; il tessuto
che si viene a formare viene avvolto sul subbio di uscita. ║
T.
meccanico o
a navetta: derivato dal
t. a mano, è
prevalentemente in uso nei Paesi tecnologicamente arretrati, mentre risulta
scomparso nei Paesi industrializzati. Si compone di un'incastellatura metallica
in cui sono alloggiati i vari organi, tutti comandati da un unico albero, che a
sua volta riceve movimento da una cinghia di trasmissione o da appositi
ingranaggi e che è provvisto da colli d'oca che comandano il battente.
L'esecuzione della tessitura è analoga a quella del
t. a mano.
║
T. senza navetta o
macchina per tessere: ideato
negli anni Venti, esso finì per sostituire verso gli anni Sessanta il
t. meccanico in virtù, da un lato, della sua maggior
rapidità di esecuzione (e, dunque, dei suoi vantaggi in termini di
produttività), dall'altro della miglior qualità di tessitura.
Oltre che per la presenza di dispositivi di azionamento e di controllo
elettronici, i
t. senza navetta differiscono dai
t. meccanici per
i sistemi di inserzione della trama, che possono essere
a proiettile,
a nastri flessibili o
a lance rigide bilaterali,
a fluido.
║
T. per maglieria: macchina per l'esecuzione di alcuni tipi di
maglia (V. MAGLIERIA). ║
T. per
nastri:
t. predisposto per la tessitura di nastri e passamaneria.
║
T. per pavimentazione tessile: utilizzato per produrre
moquettes, tappeti, imbottiture, ecc., si compone di una barra portaaghi;
una plancia su cui scorre il fondo primario; una barra portaganci che lavora
sotto il fondo primario e che trattiene i fili portati dagli aghi; una barra
portacoltelli per la formazione del pelo del manufatto; un sistema di
alimentazione del fondo primario; un sistema di alimentazione del filato di
pelo. ║
T. per ricamo: deriva dal primo modello con
pantografo azionato a mano costruito nel 1830 a San Gallo (Svizzera). Opera su
grandi dimensioni e a campi sovrapposti, con il tessuto da ricamare messo in
posizione verticale e mobile e con gli elementi portaaghi nella parte anteriore
e le navette in quella posteriore. Il ricamo è determinato dalla
formazione di una serie di punti di legatura tra il filo dell'ago e il filo
della navetta. ║
T. per tessuti cuciti a catenella: macchina
ideata nei Paesi dell'Europa orientale per produrre articoli uso panno, fodere
di calzature, spugne, coperte, ecc. Si compone di un velo o di un materasso di
fibre alimentato da una carda che giunge presso una barra portaaghi, la quale,
utilizzando i fili di legatura, realizza i punti di cucitura a catenella per
tenere assieme il tutto. ║
T. per tulle e pizzi leavers o
t. a bobinette: macchina che lavora per intreccio di una serie di
fili longitudinali con un filo trasversale. • Mar. -
T. del timone:
struttura su cui si sviluppa il fasciame metallico dei timoni. ║
T. di
poppa: elemento della struttura normale di poppa degli scafi a elica,
costituito dall'insieme del dritto dell'elica e del dritto del timone. •
Mecc. - Elemento costitutivo di qualsiasi tipo di macchina, che assicura la
resistenza meccanica dell'insieme e l'unione dei vari componenti. •
Radiotecn. - Tipo di antenna direttiva, composta da un conduttore avvolto in
modo tale da costituire una curva chiusa che, a causa della bassa resistenza di
radiazione, è adoperata essenzialmente come ricevente. A seconda che le
dimensioni geometriche del circuito d'avvolgimento siano o no molto piccole
rispetto alla lunghezza d'onda di lavoro, si distinguono
t.
aperiodici e
t. risonanti. • Teat. - Armatura di
sostegno per le tele dipinte. • Tipogr. -
T. portaforma: rettangolo
di metallo entro cui viene racchiusa la forma tipografica per la stampa. ║
Arnese utilizzato per disporre le cordicelle cui si fissano le cuciture dei
fascicoli dei libri. ║
T. serigrafico: rettangolo di legno o di
metallo su cui viene fissato il tessuto per la realizzazione dello schermo.