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Telescòpio.

In genere, qualsiasi strumento che consente la visione di oggetti distanti; comunemente, è il nome dato agli strumenti ottici atti all'osservazione dei corpi celesti. • Astron. - I t. possono essere a lenti o a specchio. I t. a lenti si basano sul principio del cannocchiale. Nei t. a specchio l'obiettivo è costituito da uno specchio concavo, che dà un'immagine reale dell'oggetto, osservabile con oculari di diverse specie. Per ottenere forti ingrandimenti e forte potere risolvente, si deve ricorrere a specchi di grande diametro. Il più grande specchio per t. è quello costruito per Zelencuk nel Caucaso (6 m di diametro), seguito da quello di Monte Palomar in California (5,08 m di diametro). Quello di Asiago, entrato in funzione nel 1973, è il più grande t. europeo (4,50 m). ║ T. elettronico: t. astronomico nel quale, al posto dell'oculare, è montato un tubo convertitore di immagine. L'immagine fornita dall'obiettivo si forma sul fotocatodo del tubo, dal quale si origina una corrispondente immagine elettronica: gli elettroni che costituiscono tale immagine vengono accelerati e fatti incidere su uno schermo fluorescente, sul quale si forma un'immagine luminosa assai più brillante di quella che si otterrebbe nel campo di un oculare ordinario. • Fis. - T. di contatori: dispositivo usato per lo studio delle radiazioni corpuscolari, in particolare della radiazione cosmica. È costituito da un certo numero di contatori di particelle disposti e collegati in modo da selezionare, fra tutte le particelle in arrivo, quelle provenienti da ben determinate direzioni. ║ T. Hubble: si tratta del più grande t. posto in orbita stabile intorno alla Terra (a più di 500 km), con lo scopo di svolgere osservazioni astronomiche più approfondite e precise di quelle effettuabili dal nostro pianeta (ostacolate dalla presenza dell'atmosfera); è infatti in grado di osservare oggetti fino a distanze dell'ordine di 14 miliardi di anni-luce, ovvero fino ai confini dell'Universo. Prodotto dalla NASA in collaborazione con l'ESA (Agenzia Spaziale Europea), Hubble fu posto in orbita nell'aprile 1990 dallo Space Shuttle Discovery. È un t. con uno specchio primario di 2,4 m di diametro, in grado di ricevere lunghezze d'onda comprese tra 115 nm e 1.100 nm (dal visibile, al quasi-utravioletto al quasi-infrarosso); ha una struttura modulare, di forma cilindrica, e misura 13,1 m di altezza e 4,3 m di diametro nel punto più ampio. L'energia necessaria al suo funzionamento è fornita da due pannelli solari (2,4 x 12,1 m), i quali assolvono anche il compito di caricare sei batterie che devono entrare in funzione ogniqualvolta il t. si trova nel cono d'ombra della Terra. Nonostante alcuni difetti di fabbricazione che resero necessari due interventi di riparazione in orbita (1993; 1997), Hubble è stato in grado di inviare sulla Terra immagini dell'Universo di grande interesse e utilità, tra cui le immagini di Plutone e della sua luna (1990), del probabile buco nero individuato nel nucleo della galassia M81 (1994), di numerose protogalassie (1994), delle stelle in formazione nella nebulosa in espansione intorno alla supernova esplosa nel 1987 nella Grande Nube di Magellano (1997), delle due aurore di Giove (1998), delle tracce di tre satelliti nell'aurora di Giove (2000), della distruzione dei globuli di Bok nella regione IC 2944 (2002).
La riparazione in orbita del telescopio Hubble