Pronome personale di seconda persona maschile e femminile
singolare. Si usa in sostituzione di
tu nei diversi complementi:
verrò da t. domani. ║ Si usa come complemento oggetto al
posto del pronome atono
ti nel caso in cui si voglia conferire al pronome
particolare risalto:
chiamano t.,
non me. ║ Si rafforza con
stesso e medesimo:
incolpa t. stesso di questo fallimento. ║ Si
adopera dopo anche, neanche, pure, neppure, nemmeno e simili:
avviseremo
anche t. ║
Da t.: da solo, senza l'aiuto di altri (
preparalo
da t.). ║
Secondo,
per t.: a tuo parere (
secondo
t.,
dovrei invitare a cena anche loro?)
. ║
Tra t. e
t.: nel tuo intimo (
sei assorto tra t. e t.). ║
Quanto a
t.: per ciò che ti riguarda (
quanto a t.,
cerca di non
essere incauto)
. ║ Si usa in luogo di
tu (soggetto) in
funzione esclamativa (
povero t.!) e posposto a come e quanto nelle
comparazioni (
non è bravo quanto t.). ║ Si adopera in
funzione di predicato con i verbi essere, parere, sembrare e simili:
con
quell'acconciatura sembra proprio t. ║ Può essere usato in
luogo di
ti, come complemento oggetto o complemento di termine, davanti
ai pronomi lo, la, li, le, ne:
t. lo sei cercato. ║ Nell'uso
popolare e regionale, viene adoperato come soggetto, al posto di
tu:
diglielo t.