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Tatuàggio.

Pratica consistente nel deformare artificialmente e permanentemente i tessuti cutanei, ottenuta per cicatrice o per iniezione sottocutanea di sostanze pigmentate insolubili, a scopo rituale o estetico. Accanto ai t. accidentali, dovuti a scoppio o a penetrazione di materiale esterno, esistono, e sono la maggioranza, i t. ornamentali. ║ Disegno impresso indelebilmente mediante le tecniche di t. ║ Reperto caratteristico delle ferite d'arma da fuoco che consiste nella penetrazione nel derma di particelle incombuste della miscela esplosiva oppure di scorie d'asfalto negli incidenti stradali. • Encicl. - Macchie cutanee permanenti ottenute per cicatrice o per puntura. Il t. per cicatrice, detto propriamente scarificazione, consiste nell'introduzione di materiali inermi (argilla, carbone) all'interno di incisioni profonde della cute in modo da formare delle cicatrici ipertrofiche. Il t. per puntura viene realizzato con aghi elettrici o con qualsiasi oggetto appuntito iniettando nel derma sostanze di varia natura e di diverso colore. Tra le più usate abbiamo il cinabro per il colore rosso, il cromossido per il verde, sali di cobalto per il blu. I t., una volta eseguiti, permangono nel tempo, anche se i colori con il passare degli anni tendono a schiarirsi. Possono verificarsi reazioni allergiche, peraltro rare, alla sostanza colorata provocando irritazione, edema e arrossamento della parte trattata. L'eliminazione di un t. è comunque possibile in caso di reazioni allergiche o su richiesta del paziente per motivi estetici, e prevede il ricorso alla chirurgia estetica, con innesti cutanei per aree tatuate molto estese, alla crioterapia o alla metodica laser. • Etn. - Pratica rituale antichissima, e tuttora diffusa presso molti popoli, che consiste nell'imprimere sulla pelle segni di alto valore simbolico o puramente estetico. I t. si caricano di valenze diverse a seconda della cultura di cui sono espressione: da semplici segni di appartenenza alle diverse etnie (frequenti nelle tribù africane) o a uno specifico rango sociale (pratica diffusa nell'aristocrazia occidentale come presso i Maori dell'Australia) o di affiliazione a società segrete (Tahiti), rientrano più spesso nella vasta gamma di manifestazioni a carattere devozionale, religioso e mistico, diffuse in Oriente, oppure legate a pratiche di iniziazione o di propiziazione di fronte a determinate calamità o in procinto di guerre o battute di caccia. Nell'attuale società avanzata i t. hanno conosciuto un revival grazie al movimento di protesta hippy negli anni Sessanta e al ritrovato interesse di fine millennio per l'etnico (t. tribali), qualificandosi come semplici portafortuna, a puro scopo ornamentale.