Bot. - Nome volgare del
Taxus baccata, albero
appartenente alla famiglia delle Tassacee, e del legno che se ne ricava. Il
t. cresce nelle zone montuose dell'Europa, Asia centrale e boreale,
Algeria e America Settentrionale; in Italia si sviluppa nei boschi di
latifoglie, nelle faggete e nelle abetine. La pianta presenta un fusto del
diametro di 3 m, un'altezza di circa 10-15 m, chiome irregolari con foglie
lineari, aghiformi, mucronate, distiche, di colore verde intenso e lunghe 2-3
cm, velenose poiché ricche di tassina, un alcaloide, e di un olio
volatile, parimenti tossico. Il seme, velenoso, è di forma ovoidale e
circondato da un arillo edule di colore rosso e carnoso di cui si cibano gli
uccelli. La corteccia, rossastra e liscia al tatto, fornisce un legno ricco di
venature, assai duro ed elastico, utilizzato in ebanisteria per la
facilità di lavorazione. Dalla pianta, nota in passato come
albero
della morte (si raccontava che gli animali che riposavano sotto il
t.
morissero), si ricava inoltre il
tassolo
(V.), sostanza che favorisce l'aggregazione dei
microtuboli e presenta una decisa attività antitumorale.