Commedia in cinque atti di Molière presentata
nel 1664. Impietosa e spietata satira dell'ipocrisia dell'omonimo protagonista,
il
T. narra la vicenda del borghese Orgon che accoglie Tartufo nella
propria famiglia, erigendolo a modello comportamentale e destinandolo alla
propria figlia, colpito dall'ostentata religiosità e dal rigore
dell'uomo. Cieco agli avvertimenti della moglie Elmire e di altri familiari,
Orgon non indugia a cacciare di casa il proprio figlio Damis, che gli confida il
tentativo di seduzione attuato da Tartufo ai danni di Elmire, e a nominare
l'impostore erede di tutti i suoi averi. Riconosciuta con uno stratagemma la
lussuria e l'ipocrisia di Tartufo, Orgon se ne libera, annullando gli impegni
economici assunti con il furfante grazie a un provvedimento regio di arresto
emanato contro Tartufo. ║ Per estens. - Individuo ipocrita e falso che
cela sotto un'apparente moralità e devozione desideri disonesti,
viltà e cinismo.