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Tartu.

Città (101.901 ab.) dell'Estonia, situata a 68 m s/m. • Econ. - Importante porto fluviale sull'Ema, si estende su una fertile piana; la città rappresenta un nodo stradale e ferroviario sull'asse Tallinn, Riga, Pskov ed è sede di industrie tessili, meccaniche, alimentari e del cuoio. • St. - Fondata nel 1060 con il nome di Jur'ev dal principe di Novgorod, Juloslav il Saggio, T. venne sottomessa dall'Ordine teutonico (1244) che la rinominò Dorpat e ne mantenne il controllo sino al 1558. Sotto il dominio germanico la città crebbe economicamente, divenendo un prospero centro del commercio anseatico di pellicce e legname lungo il crocevia tra le città russe dell'interno e il Baltico. Riconquistata dalla Russia nel 1558 venne da questa ceduta alla Polonia (1582), subendo successivamente una serie di dominazioni straniere: nel 1600 T. passò alla Svezia, che nel 1603 la perse a vantaggio dei Polacchi. Questi ultimi vennero nuovamente sostituiti dagli Svedesi nel controllo della città (1625-1704), sino alla rioccupazione russa del 1704 da parte di Pietro il Grande, che tenne T. sino a quando entrò a far parte dell'Estonia (1918). ║ Trattati di T.: trattati di pace stipulati il 2 febbraio e il 14 ottobre 1920; il primo, firmato tra Estonia e Russia, sancì il riconoscimento dello Stato baltico, l'indipendenza e la cessione di Petseri. Il secondo fu sancito tra Russia e Finlandia, Paese che ottenne dalla prima lo sbocco di Petsamo sul Mare Artico.