Città (229.518 ab.) della Turchia, nella
provincia di Içel; è situata sul fiume omonimo, 80 km a Ovest di
Adana, nelle immediate vicinanze della costa mediterranea. • Econ. -
Centro commerciale, è sede di industrie tessili e conciarie. All'interno
della regione sono presenti giacimenti di rame, cromo e carbone. • St. -
L'importanza di
T. nell'antichità era legata alla
navigabilità del fiume omonimo. Sulla fondazione della città non
esistono elementi certi; in particolare non si è in grado di stabilire se
T. sia riconducibile ai Tursa, uno dei "Popoli del Mare" che
nei secc. XIII-XII a.C. tentarono di invadere l'Egitto. Con il nome di
Tarzi la città è nominata nei testi dei re assiri
Salmanassar III (858-824 a.C.) e Sennacherib (704-681 a.C.), dai quali fu
conquistata. Passata sotto il dominio persiano,
T. conservò una
certa autonomia ed ebbe sovrani locali. Nel 333 a.C. la città venne
conquistata da Alessandro Magno e, in seguito, venne governata dai Seleucidi
che, nella prima metà del III sec. a.C., le diedero il nome di
Antiochia al Cidno. Dopo essere stata conquistata dai Romani,
T.
fu designata capoluogo della provincia di Cilicia. Fedele a Cesare, da cui aveva
ottenuto benefici, la città confermò la fedeltà ad Antonio
e Ottaviano, conseguendone ulteriori vantaggi. In età imperiale si
rivelò un importante nodo commerciale, un significativo centro culturale
e una città cosmopolita; essa, infatti, era popolata da Greci, Romani,
Anatolici ellenizzati e da una colonia giudaica (a quest'ultima appartenne anche
san Paolo).
T. prosperò a lungo anche sotto il dominio bizantino
che, tuttavia, nel 780 dovette cedere il passo (dopo precedenti assalti) a
quello arabo. Nel 787 la città, che fu sede di un emiro, venne fatta
rifortificare da Hārūn al-Rashīd, e, da allora, assunse un ruolo
strategico cruciale nella lotta contro i Bizantini. Nel 965 la riconquista della
città, da parte dell'imperatore Niceforo Foca, sancì il ritorno
della Cilicia all'Impero bizantino. Nell'XI sec.
T. dovette subire i
ripetuti assalti dei Selgiuchidi, mentre nel secolo successivo essa fu oggetto
delle mire espansionistiche dei principi armeni Rupenidi; questi ultimi finirono
per entrare in possesso della città nel 1173. Nel 1199 il sovrano
rupenide Leone II divenne re della Piccola Armenia e a
T. fu attribuito
il ruolo di capitale dello Stato; per la città seguì un momento di
particolare prosperità, contrassegnato dai rapporti commerciali con
Veneziani, Genovesi e Pisani. A turbare questo stato di cose sopraggiunsero,
tuttavia, poco dopo la morte di Leone II (1219), le incursioni dei Mamelucchi
d'Egitto in Cilicia; nel 1359
T. cadde definitivamente nelle loro mani.
• Archeol. - Nel XX sec. sono stati riportata alla luce resti dell'epoca
preistorica e ittita, della città greca (resti di stoà, di terme
ellenistiche) e romana (avanzi di un teatro). Una costruzione (detta Donik Tas)
in cui si potrebbe identificare un tempio romano si trova sulla riva destra del
fiume, mentre all'ingresso della città moderna rimangono i resti di una
porta romana, detta di San Paolo. Il Metropolitan Museum of Art ospita un ricco
sarcofago d'età romana; vari altri musei conservano ceramiche, avori,
figurine di terracotta, monete, lampade.