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Tarocco.

Ognuna delle carte figurate utilizzate, insieme a quattro serie numerali di 14 carte ciascuna, nel gioco dei t. ║ Il mazzo comprende 78 carte: 22 (chiamate t. o trionfi) caratterizzate da figure particolari e allegoriche, 56 corrispondenti a quattro serie numerali di 14 carte (dall'1 al 10, con l'aggiunta di fante, cavallo, donna e re), distinte nei semi di spade, bastoni, coppe e denari (questi segni potrebbero forse ricollegarsi alle quattro classi della società: guerrieri, agricoltori, ecclesiastici, commercianti). I 22 t. sono, in ordine progressivo da 0 a XXI: Folle, Bagatto, Papessa, Imperatrice, Imperatore, Papa, Amore, Carro, Giustizia, Eremita, Fortuna, Forza, Appiccato, Morte, Temperanza, Diavolo, Casa, Stelle, Luna, Sole, Angelo, Mondo. ║ L'espressione fare i t. è legata all'utilizzo di queste figure nella cartomanzia, risalente al XVIII sec. • Giochi - In tutta Italia il gioco dei t. si svolge con le stesse regole. Il giocatore di mano getta una carta; a questa si deve rispondere con una carta appartenente allo stesso seme o, se ciò non è possibile, con un t.; se la prima carta gettata è un t., è obbligatorio rispondere con un t. Per quanto riguarda le serie numerali, nelle sequenze di denari e di coppe la carta minore prende quella maggiore (a eccezione delle figure); il contrario avviene nelle sequenze di bastoni e spade. Le figure prendono comunque le altre carte e il re è sempre carta maggiore. Riguardo ai t., il maggiore prende il minore, fatto salvo l'Angelo (XX) che prende il Mondo (XXI). I t. prendono comunque le altre carte, anche le figure. La vittoria è assegnata al giocatore che realizza più punti; vengono attribuiti 5 punti per i Re, l'Angelo e il Bagatto, 4 per le Dame e il Folle, 3 per i Cavalli, 2 per i Fanti, 1 per ogni altra carta o t. preso. Il gioco prevede delle penalità per chi infrange le regole. Sono contemplati tre o quattro giocatori. Nel primo caso i giocatori ricevono 25 carte a testa, il mazziere 28 e ne deve scartare tre (i Re sono esclusi dallo scarto), mantenendole coperte. Apre la partita il giocatore collocato a destra del mazziere. Nella versione a quattro giocatori, a coppie, i giocatori ricevono 19 carte, con l'eccezione del mazziere, cui ne spettano 21, 2 delle quali da scartare. • Encicl. - L'invenzione dei t. sembrerebbe collocarsi in Italia, alla fine del XIV sec.; a tale epoca risalgono infatti le prime notizie su queste carte, diffusesi successivamente in altre parti d'Europa, particolarmente in Francia, Svizzera e Germania. All'origine dei t. vi sarebbe la fusione dei naibi fanciulleschi con quelli numerali spagnoli. Nel XV sec. troviamo in Italia tre differenti tipi di mazzi di t.: il t. di Lombardia o di Venezia, il tarocchino di Bologna, le minchiate di Firenze. I t. veneziani mantennero invariata nei secoli la loro composizione. Ai mazzi italiani particolarmente pregevoli e fantasiosi dei secc. XV-XVI si contrappongono i t. italiani e francesi del XVII sec., di livello inferiore. La Rivoluzione francese ispirò i t. rivoluzionari. Nei secc. XIX-XX non si rivelarono particolari novità iconografiche e il gioco, nella sua composizione, si mantenne fedele alle origini.