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Tariffa.

(dall'arabo ta'rīfa: informazione, notificazione). Prezzo, compreso generalmente all'interno di una serie di prezzi (tariffario), relativo a beni e soprattutto a servizi, non espresso liberamente dal mercato, ma stabilito dallo Stato o da imprese pubbliche, in condizioni di monopolio (t. postali). Le t. possono essere fissate anche da produttori o società legati da un cartello o da altri accordi (t. di riporto, praticate dalle banche per i diversi tipi di titoli), o possono essere stabilite per mezzo di un contratto collettivo (t. salariali). Anche gli ordini professionali (come quello dei medici e degli avvocati) possono fissare delle t., dette professionali. Anche in quest'ultimo caso spesso interviene lo Stato nel processo di formazione o revisione delle t. ║ Elenco di tributi, della stessa categoria, che gravano su oggetti diversi o sui diversi valori di uno stesso oggetto (t. delle imposte di registro). ║ Per estens. - Foglio che riporta le t. ║ T. o elenco dei prezzi unitari: allegato del contratto d'appalto che stabilisce, in relazione a convenienti unità di misura, i prezzi delle singole parti dell'opera assegnata in appalto. Sulla base della t. così fissata si determina il compenso dell'appaltatore. • Encicl. - Le t. determinano il prezzo-base di un bene o di un servizio. Questo prezzo subirà, poi, delle variazioni in corrispondenza con il variare della quantità o della qualità del bene o del servizio fornito. Se, con l'aumentare del consumo, il prezzo unitario rimane costante si parla di t. proporzionali (per esempio, se il costo del viaggio è proporzionale alla distanza percorsa); se il prezzo unitario diminuisce si parla, invece, di t. differenziali. In genere lo Stato e le altre imprese di carattere pubblico tendono dapprima a differenziare molto le t., per coprire i costi di produzione e diffondere il consumo; successivamente, se l'utenza si allarga, si opta per la t. proporzionale o per quella unica. Le t. possono altresì indicare il prezzo massimo cui può essere erogato un servizio, il prezzo minimo o entrambi, in modo da agevolare la fornitura dei servizi, difendere il consumatore da richieste eccessive, regolare la concorrenza tra venditori. Tutte le t. uniformano i prezzi pagati, per la fornitura di un servizio analogo, da tutta l'utenza o da determinate categorie al suo interno. In particolare, se le t. sono uguali per tutti i consumatori (come avviene per le t. postali) si parla di t. unica; qualora, invece, l'utente abbia la possibilità di scegliere tra una serie di prezzi doppia o tripla si parla di t. discriminata (è il caso delle classi dei convogli ferroviari). Talora, poi, vengono fissate t. speciali, più contenute, per alcune categorie di utenti. Una particolare semplificazione della t. è data, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, dal prezzo di abbonamento, che consente all'utente di accedere liberamente al servizio, scegliendo, senza limitazioni, il numero di viaggi da compiere. Spetta allo Stato la revisione delle t. relative ai servizi pubblici. Per ovviare alla rigidità delle t., in confronto alla flessibilità dei prezzi di mercato, si è approntato un sistema di adeguamento tariffario (price-cap) che consente di modificare le t. in relazione a determinati parametri come l'andamento dell'inflazione, la qualità del servizio fornito. ║ T. consolare: tabella degli emolumenti dovuti dai privati al console, per i servizi loro resi su richiesta. ║ T. doganale: l'insieme dei dazi doganali in vigore in un determinato Paese. La t. doganale, approvata per legge, relativa in massima parte ai beni in importazione (essendo molto rari i dazi sui beni d'esportazione), è formata da un certo numero di voci, riunite in classi. È detta generale, quando viene applicata unilateralmente da uno Stato ai prodotti provenienti da altri Stati con cui non sono in vigore accordi commerciali; questo genere di t. doganale viene definita autonoma quando non è negoziabile e può essere modificata soltanto tramite nuove leggi. In questo caso, la t. doganale autonoma può essere unica, qualora contempli un solo elenco di dazi applicati a tutte le merci, indipendentemente dal Paese di provenienza, o doppia, quando contenga una t. minima da applicare alle merci provenienti da Paesi che concedono agevolazioni indipendenti da accordi commerciali specifici, e una t. massima destinata alle merci di Paesi che non fanno concessioni di alcun tipo. La t. doganale, convenzionale o contrattuale viene, invece, fissata sulla base di accordi siglati con altri Paesi. È possibile modificare questa t. mediante variazione degli accordi stessi, senza che si renda necessario recare mutamenti alla t. generale. ║ T. giudiziaria: insieme di norme che stabiliscono i compensi dovuti agli aventi diritto per le varie attività relative a una procedura giudiziaria. ║ T. monetaria: bando emanato in passato dalle autorità, in cui si fissava il ragguaglio tra la moneta dello Stato e le monete forestiere. La t. monetaria escludeva, altresì, dalla circolazione la moneta forestiera, se il suo titolo, eccessivamente basso rispetto al valore che la moneta intendeva rappresentare, non permetteva una valutazione equa. Le t. monetarie, oggi documenti di notevole valore per la numismatica, venivano emanate con grande frequenza, a causa della continua emissione di nuove monete, delle variazioni di valore di quelle in circolazione, delle diffuse contraffazioni di monete. Le prime t. a stampa comparvero in Italia agli inizi del Cinquecento. ║ T. d'estimo o catastali: tabelle approntate dal catasto dalle quali si ricava il reddito netto imponibile, con riferimento all'unità di superficie, di ogni qualità e classe di terreno o fabbricato di ogni comune. • Elettr. - La t. per il consumo di energia elettrica si determina sulla base di costi fissi (come i costi d'esercizio), di costi variabili in ragione della potenza installata (come il costo degli impianti e della loro manutenzione) e del costo di produzione dell'energia. Le diverse t. esistenti possono riguardare illuminazione (luce) o forza motrice. In entrambi i casi può essere applicata una t. a forfait, in cui il costo è calcolato esclusivamente in proporzione alla potenza installata (è il caso dell'illuminazione stradale). Più diffusa è la t. a contatore, in cui la voce principale è rappresentata dal consumo d'energia; la t. inoltre è monomia se manca un fisso, binomia in caso contrario. L'utenza domestica si avvale, invece, di uno stesso impianto sia per la luce, sia per gli elettrodomestici, per cui viene applicata una t. detta promiscua.