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Tao.

(o Dao). Voce cinese: via, principio. Concetto basilare del pensiero cinese, che ebbe valore centrale non solo nel Taoismo (V.), ma in tutti i principali indirizzi filosofici e religiosi cinesi. L'ideogramma del t. risulta formato dall'unione di due segni che significano "testa" e "andare"; la sua più antica attestazione nota è in un'epigrafe (risalente ai primi secoli della dinastia Chou) con valore di nome proprio, mentre in testi di epoca sempre anteriore alla nascita della scuola taoista era già in uso nel senso di "via, metodo, principio". In base a questo significato originario, l'ideogramma passò a indicare la "Via" per eccellenza, la regola, la legge universale cui è necessario conformarsi. Benché con sfumature diverse, il t. ha espresso in tutto il pensiero cinese il concetto di principio e norma assoluta. Tuttavia, mentre per il Taoismo il t. è un principio assolutamente ineffabile e indefinibile ("Ciò che è senza nome è il principio del cielo e della terra"), nel Confucianesimo (V.) esso è nominabile e in rapporto diretto con il cosmo, cui dà origine in quanto somma di tutti i modelli ideali trascendenti in unione con la materia primordiale. Per la polivalenza del suo significato, il termine t. è di norma considerato intraducibile, perché nessuno dei termini filosofici occidentali proposti (logos, ragione, assoluto, metodo, principio, Dio, ecc.) è in grado di coprire da solo la sua complessità semantica.