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Tannino.

Chim. - Composto organico complesso, detto più specificamente t. vegetale, estremamente diffuso nel regno vegetale. I t. sono sostanze generalmente solubili in acqua e capaci di far precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine. La loro composizione chimica, assai complessa, comprende fenoli, idrossiacidi, tra cui l'acido gallico e i suoi derivati, e glicosidi. Si trovano in soluzione nel succo cellulare e sono particolarmente abbondanti nelle galle di varie querce, di alcuni Rhus, della Tamarix articulata, nella corteccia di mimosa, di abete, di china e di quercia, nel legno di castagno, di quercia, di quebracho, nelle foglie di lentisco e di sommacco, nei frutti di divi-divi, di mirabolano, e nelle radici di palmetto e di tizerah. Si trovano inoltre nei succhi di gambier e di catechu e nelle noci di galla, dalle quali viene estratto il t. officinale. Si ritiene che queste sostanze abbiano la funzione di proteggere gli organi vegetali dall'attacco dei parassiti e dei predatori, grazie al loro potere sporicida. Dal punto di vista chimico vengono classificati in t. idrolizzabili, comprendenti gli esteri dell'acido gallico e i loro glicosidi, che per idrolisi con acidi minerali a caldo danno prodotti solubili in acqua, e t. condensati, ovvero i polimeri derivati dal florano e da vari flavonoidi, che nelle medesime condizioni non si idrolizzano ma, al contrario, formano prodotti a maggior grado di condensazione visibili sotto forma di precipitati amorfi di colore rosso (t. rossi o flobafeni). L'estrazione dei t. dagli organi vegetali è economicamente vantaggiosa soltanto in pochi casi. Grazie alla loro capacità di precipitare le proteine (e in particolar modo il collagene) e quindi di renderle inattaccabili dai microrganismi e imputrescibili, in passato i t. sono stati largamente impiegati nella concia delle pelli animali. Il loro uso è andato però attenuandosi con l'avvento dei concianti artificiali, meno costosi e meno inquinanti. Industrialmente trovano ancora impiego nella produzione di inchiostri, nei processi fotografici, come coagulanti nella manifattura della gomma e come mordenti per la fissazione sulle fibre dei coloranti basici. Nell'industria farmaceutica, inoltre, vengono utilizzati come astringenti, come emostatici e come antidoti contro gli avvelenamenti da alcaloidi e da metalli pesanti. I t. sono presenti nei raspi e nelle bucce dell'uva utilizzati per vinificare. La loro concentrazione risulta dipendere dal tipo di vinificazione, dalla durata del contatto fra mosto in fermentazione e vinacce, nonché dalla qualità dell'uva. I vini rossi di norma contengono una concentrazione di queste sostanze più alta (1-3 g/l) di quella presente nei vini bianchi (0,1-0,4 g/l). I t. infine trovano impiego come coadiuvanti per la chiarificazione del vino bianco. Oltre ai t. vegetali esistono anche i t. sintetici. Questi possiedono le stesse proprietà concianti dei t. naturali, pur avendo una struttura chimica completamente diversa. Alcuni di essi si ottengono per condensazione della formaldeide con fenoli, urea, melammina, acidi naftalinsolfonici, ecc., mentre altri appartengono al gruppo delle resine. Si tratta solitamente di sostanze in polvere, solubili in acqua e di un colore che va dal neutro al bruno.