Grido che i Romani pronunciavano durante il
rito nuziale. Una leggenda vuole che il termine derivi dal nome proprio di un
compagno di Romolo, usato durante il ratto delle Sabine come salvacondotto da
quanti portavano una ragazza nella sua casa. Secondo un'altra interpretazione
T. era un attributo del dio Conso o del dio del matrimonio,
corrispondente al greco Imeneo.