Med. - Aumento di frequenza del ritmo
cardiaco oltre i limiti abituali. Si può verificare per cause
fisiologiche (sforzi, emozioni, gravidanza) o patologiche (ipertiroidismo,
lesioni del sistema nervoso, ischemia miocardica, stati psiconevrotici). ║
T. sinusale: aritmia in cui gli stimoli alle contrazioni cardiache hanno
origine nel nodo senoatriale con impulsi di frequenza fra i 100 e i 180
battiti/min. Questa forma di
t. rappresenta una risposta fisiologica a
situazioni come lo stress, l'emozione e l'esercizio fisico. ║
T.
atriale: aritmia che origina nell'atrio e si presenta con frequenza cardiaca
di 150-200 battiti/min; è causata, generalmente, da un eccessivo uso di
digitale. ║
T. ventricolare: aritmia causata da un
focus
ectopico ventricolare con frequenza cardiaca fra i 150 e i 210 battiti/min;
è associata a infarto del miocardio e cardiopatia reumatica. ║
T. parossistica o
malattia di Bouveret-Hoffmann: sindrome
caratterizzata da aritmia con insorgenza e cessazione improvvise. Le pulsazioni
cardiache hanno frequenza fra i 150 e i 300 battiti/min a regolare successione.
Il suo inizio è avvertito dal paziente in maniera brusca, in seguito a
sforzo o emozione, con dolore retrosternale seguito da palpitazioni, vertigini,
annebbiamento della vista. Nella terapia possono essere impiegati farmaci
betabloccanti, calcioantagonisti, digitalici, ecc.