Film statunitense del 1931, diretto da F.W. Murnau.
Interpreti principali: A. Chevalier (Reri), Matahi, Hitu, Jules, Kong Ha e altri
attori non professionisti di Bora-Bora e Tahiti. Un pescatore di perle (Matahi)
si innamora di una giovane Maori (Chevalier), ma la ragazza, per decisione dei
sacerdoti, è destinata a offrire la propria verginità agli dei
diventando, da quel momento, tabù. Il giovane deciderà allora di
rapirla, ma i due innamorati verranno raggiunti dal sacerdote-capotribù
(Hitu) che riporterà la ragazza a Bora-Bora. Nel tentativo di inseguirla
il giovane pescatore troverà la morte quando il sacerdote taglierà
la gomena alla quale si è attaccato dopo aver raggiunto la barca sulla
quale è la donna. Film muto girato tre anni dopo la nascita del sonoro,
ebbe genesi particolare. Nato da un'idea di Robert Flaherty e dello stesso
Murnau,
T. fu iniziato nel 1929 da entrambi gli autori che, lontano dalle
produzioni ufficiali, decisero di unire le loro diverse concezioni poetiche (di
tipo prettamente lirico in Murnau, permeata di intenti documentaristici in
Flaherty) per realizzare un'opera che si ponesse a ideale completamento
dell'opera filmica di Murnau tramite l'esasperazione di alcuni suoi tratti
specifici quali la stilizzazione delle immagini volta all'idealizzazione del
bello, la perfezione tecnica intesa come simbolo estremo di purezza e di mancata
contaminazione: il tutto senza scadere mai nella poetica del buon selvaggio, del
paradiso perduto, grazie al deciso pragmatismo di Flaherty. Il film, terminato
da Murnau dopo l'abbandono del set da parte di Flaherty, rappresentò
l'ultimo film del regista che morì in un incidente stradale una settimana
prima della sua presentazione ufficiale.